ALPE DI SIUSI 25/08/1999

MESSAGGIO AL CONTINGENTE ITALIANO IMPEGNATO NEL KOSOVO MEDIANTE LA EMITTENTE DEI MILITARI ITALIANI "RADIO WEST"


INDIRIZZO DI SALUTO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
CARLO AZEGLIO CIAMPI
TRASMESSO DA "RADIO WEST", L'EMITTENTE DEI MILITARI
DEL CONTINGENTE ITALIANO IMPEGNATO NEL KOSOVO

Alpe di Siusi, 25 agosto 1999

Questa mattina ho assistito, sul Falzarego, alle esercitazioni della Brigata Tridentina. Il mio saluto va a tutte le componenti delle Forze Armate d'Italia, presidio della Repubblica e parte integrante della comune difesa dell'Unione europea.

Ho potuto constatare, ancora una volta, la professionalità, la passione, che tutti voi mettete nel vostro servizio. E' qualcosa di più del dovere che impone il vestire la divisa. Lo avevo percepito già in Albania, nei campi profughi costruiti e organizzati dagli italiani, militari e civili. E' un modo di essere che accomuna gli italiani quando hanno un obiettivo, una méta alta, nobile, da raggiungere; sempre di più stiamo dimostrando di avere non solo inventiva e coraggio ma anche organizzazione, determinazione.

Il contributo delle Forze Armate italiane è essenziale agli sforzi della comunità internazionale per consolidare la pace nel Kosovo, nell'intera area dei Balcani. Con la vostra opera costituite l'avanguardia di un grande disegno di pace europea: per l'inclusione dei Balcani in quello spazio di libertà, di diritti, di sicurezza, di cooperazione economica e sociale che fa dell'Unione europea una comunità civile, esemplare per il mondo intero.

Con efficienza e con grande umanità, contribuite a diffondere quei valori di civiltà e di rispetto dei diritti dell'uomo che sono fondamento della nostra cultura democratica.

Queste parole vi arrivano attraverso una radio italiana che da qualche giorno ha cominciato a trasmettere in Kosovo, nelle lingue di quelle genti. E' una iniziativa valida, da intensificare. Con gli strumenti dell'informazione, con il dialogo dobbiamo suscitare nelle popolazioni dei Balcani la consapevolezza che un ambiente aperto alle diverse etnie è il più adatto per tutti al raggiungimento di un maggiore benessere, al perseguimento delle proprie aspirazioni.

Vi parlo dall'Alto Adige, una terra nella quale hanno imparato a convivere pacificamente tre diverse comunità: l'italiana, la tedesca, la ladina. Oggi i tirolesi dell'Alto Adige fanno parte dell'Unione europea come i tirolesi austriaci; gli uni e gli altri hanno la stessa moneta, l'Euro; gli uni e gli altri non hanno più bisogno di documenti per attraversare la frontiera.

Il traguardo della convivenza delle etnie nei Balcani può sembrare ancora lontano. Lo stesso compito d'interposizione a voi affidato non è facile; le difficoltà, i rischi, gli innumerevoli agguati alla pace sono il vostro problema quotidiano. Nell'affrontarli sappiate che i cittadini italiani, le istituzioni della Repubblica hanno fiducia in voi, seguono con orgoglio e riconoscenza la vostra opera al servizio della pace, al servizio dell'Italia.

Sono certo che continuerete a corrispondere a questa fiducia, facendo onore all'Europa, all'Italia, alle Forze Armate della Repubblica Italiana.

A voi tutti il mio saluto, il mio augurio.