VISITA IN FINLANDIA 29/09/1999

HELSINKI: INCONTRO CON LA STAMPA

VISITA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
CARLO AZEGLIO CIAMPI
IN FINLANDIA

INCONTRO CON LA STAMPA

Helsinki, 29 settembre 1999

Sono stati affrontati i temi europei che sono a cuore sia della Finlandia sia dell'Italia. La Finlandia poi ha ora la presidenza. E' importante portare avanti sia il tema dell'allargamento dell'Unione, in modo chiaro, con definiti - chiamiamoli - parametri per mutuare dal passato, sia al tempo stesso portare avanti il discorso all'interno dell'Unione europea: quello che debbono esser i mutamenti, gli avanzamenti delle stesse strutture istituzionali europee, per un'Europa che intende domani essere costituita da un numero ben maggiore di Paesi, rispetto ai dodici inizialmente previsto.

E al tempo stesso l'importanza - proprio per la pace europea, perché veramente sia effettiva la pace in Europa - di poter dare anche ai Paesi che ambiscono entrare nell'Unione europea la sicurezza morale che questo avverrà.

Ieri mi venne spontaneo di usare una espressione marinara, trovandomi a Helsinki e distinsi fra ormeggio ed ancoraggio. Ormeggio: è quando una nave ha attraccato, è saldamente legata a una banchina, fa parte unica con la terra ferma. L'ancoraggio: è quando una nave butta, anche in una rada, un'ancora e quindi ha un punto di riferimento ormai importante, però può ancora cambiare la sua posizione. La stessa ancora può in qualche modo arare, come suol dirsi, e quindi spostarsi.

Bisogna offrire a quei Paesi che ambiscono entrare in Europa, in modi che devono essere ancora forse inventati questo ancoraggio che significa sicurezza morale di far parte dell'Unione europea.

Sono solito dire: se nei Balcani è accaduto quello che è accaduto, abbiamo avuto la dimostrazione dell'importanza e al tempo stesso della inadeguatezza ancora dell'Unione Europea. Cioè quella situazione conflittuale nell'Europa della prima metà del secolo chissà a quali conseguenze avrebbe dato luogo. Questo dimostra l'importanza dell'Unione Europea. Al tempo stesso l'Unione Europea non è ancora così avanzata da evitare che ugualmente quello che è accaduto accadesse. Queste sono poi le riflessioni che dobbiamo fare.

Un'altra cosa ancora: i finlandesi sono molto attenti ai problemi della crescita, ai problemi della competitività. E la Finlandia sta all'avanguardia nel rispondere ai problemi dell'innovazione.

Ieri sera durante il pranzo, il Presidente Atiisaari mi diceva che in Finlandia negli ultimi anni il 3 per cento del reddito nazionale è stato destinato alla ricerca e 2/3 di questo 3 per cento provengono dal settore privato.

Ed allora appunto competitività significa riuscire a innovare, riuscendo così a immettere innovazione sia negli investimenti cioè nel capitale, attraverso la ricerca e la ricerca applicata, sia nel lavoro attraverso la formazione.

Questa è la ricetta molto semplice e molto ovvia. Perché l'Europa e all'interno dell'Europa il nostro Paese riacquisti quella competitività e quella capacità di crescita, che è permessa dalle proprie potenzialità di lavoro e di capitale.

Non ho da dirvi altro.