FOGGIA 16/11/1999

INCONTRO CON I FAMILIARI DELLE VITTIME DEL CROLLO DELL'EDIFICIO DI VIALE GIOTTO

 

VISITA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
NELLA CITTA' DI FOGGIA IN OCCASIONE DEI FUNERALI DELLE VITTIME
DEL CROLLO DEL PALAZZO

INCONTRO CON I FAMILIARI DELLE VITTIME

Foggia, 16 novembre 1999

Sono venuto qui per portarvi la partecipazione e il cordoglio di tutta l'Italia, per dividere con voi il vostro immenso dolore, per piangere con voi, per pregare con voi.

Foggia ha avuto nella sua storia, anche recente, tanti lutti. Non posso dimenticare coloro che vissero i momenti terribili della guerra, le migliaia di morti che qui caddero sotto le bombe, ma, allora, avevamo, di quel terribile momento, una spiegazione: era la guerra!

Quando venerdì sono venuto e sono andato sul luogo del crollo, sono rimasto veramente esterrefatto: come è possibile che accadano queste cose?. Questo è il tormento che voi avete e che noi abbiamo con voi. Vogliamo saperlo! Tutti vogliamo saperlo. Anche venerdì, quando stavo per lasciare Foggia, ci si chiedeva: "Perché è accaduto?" Bisogna capire perché è accaduto. Non possiamo lasciare questo terribile interrogativo senza risposta, altrimenti rimane impossibile rassegnarsi.

Quando, l'altro giorno all'ospedale, ero lì vicino al letto di una signora - non ricordo il cognome - che si era salvata con il marito e due figli, mi diceva: "Ma il mio Aldo - un bambino di dieci anni - chi me lo ridà. Come faccio a vivere senza di lui?"

Si sente l'impotenza del calore umano di fronte a questi episodi, di fronte a questa realtà.

Oggi, qui, siamo insieme, il Presidente della Camera dei Deputati, il Presidente del Consiglio ed io, non solo per attestare la nostra partecipazione, non solo per dividere con voi il vostro dolore, ma anche per assicurarvi quanto lei ci chiede di fare. Perché ne sentiamo il bisogno, noi per primi.