Berlino 15/11/2001

Intervento del Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi al Pranzo con personalità della politica, dell'economia, della finanza e della cultura tedesche






INTERVENTO DEL
PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
CARLO AZEGLIO CIAMPI
AL PRANZO CON PERSONALITA'
DELLA POLITICA, DELL'ECONOMIA,
DELLA FINANZA E DELLA CULTURA TEDESCHE

Berlino, 15 novembre 2001



Sono lieto di trovarmi per la quarta volta in Germania dopo la mia elezione a Presidente della Repubblica italiana perché avverto intensamente la necessità che i nostri due Paesi svolgano insieme un ruolo incisivo, nel rafforzamento dei rapporti bilaterali ma ancor più nell'avanzamento dell'Unione Europea.

La visione affine d'Italia e Germania sull'avvenire dell'Europa è una sicurezza anche per l'Unione Europea. La comune lotta contro il terrorismo internazionale non attenua il nostro impegno europeo.

Sono confortato in questa convinzione dall'amicizia e dai legami, collaudati da cinquant'anni, che hanno associato Germania ed Italia nei delicati passaggi dell'unificazione europea. Conservo un ricordo indelebile della saldezza del rapporto fra governanti dei due Paesi, basato sulla lealtà e sulla fiducia, negli anni trascorsi come Presidente del Consiglio e Ministro del Tesoro e, prima ancora come Governatore della Banca d'Italia.

Nella mia gioventù, conobbi una ben diversa Germania, frequentai, nel 1941, anche tanti tedeschi che ebbero il coraggio di guardare oltre gli abissi del totalitarismo. Non potrò poi mai dimenticare il significato storico della decisione presa dalla Germania, al momento della riunificazione, d'incardinare il proprio futuro nella prospettiva europea ed il ruolo tedesco, al tempo stesso rigoroso e lungimirante, nella creazione dell'Euro.

Il consenso del mondo politico e dell'opinione pubblica italiana verso l'integrazione europea è diffuso: è acquisito nella coscienza profonda del nostro popolo. Non sento voci critiche in Italia sulla Carta dei Diritti Fondamentali o sull'utilità di una Costituzione europea. La creazione dell'euro è stata avviata con favore e con fiducia. Viva è ora l'aspettativa per la prossima introduzione delle banconote e delle monete europee.

L'identità dell'Europa si consolida anche nei vincoli culturali. Le due culture - quella tedesca e quella italiana - si ravvivano l'una con l'altra: l'incontro fra mondo mediterraneo e mondo centro-europeo ha assicurato un apporto inestimabile alla civiltà europea. Per tutelare e arricchire un'eredità straordinaria abbiamo bisogno di conoscerci ancora meglio.

La presenza intorno a questo tavolo di rappresentanti autorevoli della società civile tedesca, conferma l'intreccio fecondo dei nostri rapporti e le potenzialità dei nostri scambi.

Gli esponenti del mondo accademico qui presenti e che rivedrò domani al Museo Pergamon, mi stimolano a sollecitare un deciso sforzo nella cooperazione e nel proseguimento degli approfondimenti classici, parte integrante della cultura tedesca e quella italiana.

Nessuna spinta globalizzatrice potrà togliere alla cultura italiana ed a quella tedesca l'orgoglio di essere linfa vitale dell'Europa.

Penso che Germania ed Italia possano continuare a fare molto insieme; in Europa e nel mondo: operiamo insieme nei Balcani, ci accingiamo ad un impegno congiunto in Afghanistan.

In questo spirito sono qui con voi e rinnovo la mia fiducia negli sviluppi della nostra collaborazione e nel successo dell'unità europea.