DICHIARAZIONE DEL
PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
CARLO AZEGLIO CIAMPI
AL TERMINE DEL COLLOQUIO CON IL
PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA DEL CILE
RICARDO LAGOS
Palazzo del Quirinale, 28 febbraio 2002
La visita del Presidente Lagos conferma la stretta amicizia fra i nostri due
Paesi, rafforza la cooperazione economica bilaterale, dà impulso ai negoziati
per l'associazione del Cile all'Unione Europea, ribadisce l'importanza di un
più stretto collegamento fra l'Europa e l'America Latina.
Il radicarsi della democrazia, la solidità delle istituzioni e la continuità
di una politica economica, che combina rigore e liberalizzazione con costanza di
crescita e progressi sociali, fanno del Cile una fonte di stabilità regionale.
Nell'attuale difficile congiuntura economica internazionale e regionale, è più
che mai necessario che l'America Latina mantenga ferme le grandi conquiste
democratiche e continui sulla via della liberalizzazione commerciale e della
integrazione economica.
Il Presidente Lagos mi ha informato degli sviluppi più recenti del Suo Paese, e
ho avuto di incoraggiarlo a cercare una sempre più stretta integrazione col
Mercosur di cui il Cile è membro associato. Il Parlamento europeo ha ribadito
la volontà di giungere a una zona di libero scambio fra i due continenti nel
2010. Per l'Italia è un obiettivo strategico, pienamente compatibile con la
creazione di un'Area di Libero Scambio delle Americhe (ALCA) entro il 2005, e
noi guardiamo con simpatia e con favore questa realtà di più stretti rapporti
fra le due Americhe.
Il Cile è oggi più vicino all'Europa. Esattamente un mese fa, il 28 gennaio,
il Consiglio per gli Affari Generali dell'Unione Europea ha auspicato la
conclusione dei negoziati per l'Accordo di Associazione tra l'Unione Europea e
il Cile al secondo vertice tra l'Unione Europea e l'America latina e i Caraibi
che si svolgerà a Madrid il 17 maggio 2002.
Questa visita rilancia le relazioni bilaterali e le possibilità di investimento
che il Cile offre all'imprenditoria italiana. Sono lieto degli approfonditi
incontri a livello ministeriale che si sono già svolti e dell'ampia gamma di
contatti con operatori italiani sia a Roma. sia a Milano.
Col Presidente Lagos abbiamo, infine, ribadito la più ferma condanna del
terrorismo in ogni sua manifestazione, in quanto minaccia alla pace, alla
stabilità internazionale e alla sicurezza dei cittadini.
Rinnoviamo entrambi un pressante appello a Israele e all'Autorità Palestinese
per un 'cessate il fuoco' osservato da tutti e per il ritorno al negoziato con
genuina volontà di giungere ad un accordo. Guardiamo entrambi con speranza allo
spiraglio aperto per l'intera regione dalla proposta del Principe ereditario
saudita, Abdallah, di riconoscimento di Israele da parte di tutti gli Stati
arabi in cambio del ritiro ai confini pre-1967. Siamo confortati dalle molte
reazioni favorevoli dell'Unione Europea, degli Stati Uniti e delle Nazioni
Unite.
L'augurio è che questa occasione preziosa di pace, già ben accolta
dall'Autorità Nazionale Palestinese e in Israele dal Presidente Katsav, non
sfugga a Israele e a tutti gli Stati arabi.