Palazzo del Quirinale 15/04/2002

Dichiarazione comune del Presidente della Repubblica Federale di Germania Johannes Rau e del Presidente della Repubblica Italiana Carlo Azeglio Ciampi




DICHIARAZIONE COMUNE
DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA FEDERALE DI GERMANIA
JOHANNES RAU
E DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA ITALIANA
CARLO AZEGLIO CIAMPI

15 Aprile 2002

I nostri incontri a Berlino, Davos, Agrigento, Lipsia, Verbania e Roma rappresentano una conferma della stretta e fiduciosa collaborazione che caratterizza da decenni i rapporti tra Germania e Italia. I nostri due paesi, membri fondatori della Comunità Europea, intendono continuare a contribuire anche in futuro all'approfondimento dell'integrazione europea.

La nostra generazione ha conosciuto l'Europa dell'inimicizia, dell'odio e delle guerre. Siamo stati capaci di distaccarcene e di intraprendere la via della collaborazione europea con la fondazione della Comunità Europea del Carbone e dell'Acciaio. La creazione dell'Unione Doganale, il completamento del Mercato Unico, il rafforzamento dei poteri del Parlamento Europeo, la creazione dell'Unione Economica e Monetaria, la costruzione di uno spazio unico di diritto e di libertà nonché lo sviluppo della Politica Estera e di Sicurezza Comune e della Politica Europea di Sicurezza e di Difesa sono state delle importanti tappe su questa strada.

Oggi, i cittadini dell'Unione Europea vivono in una condizione di pace ed in uno stato di benessere storicamente senza pari. Godono dei vantaggi di un mercato unico nel quale sono state realizzate le quattro libertà - la libera circolazione delle persone, dei beni, dei servizi e dei capitali - e nel quale circola una moneta in gran parte unica: l'euro.

Noi desideriamo che le nuove generazioni, cresciute nella libertà e nella prosperità, si sentano a casa nell'Unione Europea e percepiscano l'Europa come un comune spazio di civiltà.

Abbiamo nuovamente constatato quanto coincidano le nostre visioni per il futuro dell'Europa. Salutiamo con fiducia l'inizio dei lavori della Convenzione sull'avvenire dell'Europa. La Convenzione è un passo importante sulla via per una Costituzione Europea. Essa deve rafforzare la capacità di agire dell'Unione Europea e la sua capacità di accogliere nuovi Stati membri. Le alternative a questa evoluzione sarebbero il venir meno di ogni forza propulsiva ed una Unione Europea non in grado di rispondere alle sfide internazionali.

Ci impegniamo insieme per una Costituzione Europea. Essa dovrebbe essere caratterizzata dai seguenti elementi:
- l'inclusione della Carta dei Diritti Fondamentali
- la realizzazione coerente del principio della sussidiarietà che garantisce una divisione delle competenze, orientata sull'efficienza e sulle capacità operative, tra l'Unione Europea da un lato e gli Stati nazionali dall'altro;
- l'ulteriore rafforzamento della legittimità e della efficacia democratica delle istituzioni europee e della trasparenza nella loro azione e collaborazione;
- la semplificazione dei Trattati esistenti.

La Costituzione Europea dovrà rafforzare l'identità e la solidarietà europee e rinsaldare i principi etici che ci uniscono. Questa Costituzione dovrebbe prevedere una Federazione di Stati Nazione e confermare l'irreversibilità del processo di unificazione.

Così come l'introduzione dell'euro all'inizio di quest'anno, anche la Costituzione Europea dovrà essere direttamente percepibile dai cittadini dell'Unione e potrà contribuire al processo di integrazione.

Abbiamo deciso di accompagnare e promuovere ulteriormente la discussione approfondita sul futuro dell'Unione Europea. Utilizzeremo in particolare le occasioni di incontro con altri Capi di Stato europei per discutere il futuro dell'Europa. Salutiamo con favore la partecipazione degli Stati, con i quali l'Unione è in trattativa per l'adesione, ai lavori della Convenzione e alla discussione sul futuro dell'integrazione europea.

Le trattative sull'allargamento dell'Unione Europea con gli Stati più avanzati nel negoziato dell'Europa centrale e orientale e con Cipro e Malta dovrebbero essere concluse entro la fine dell'anno 2002. Auspichiamo che i nuovi Stati membri possano aderire all'Unione Europea prima delle elezioni per il Parlamento Europeo nel 2004 e che entro questo termine sia disponibile un nuovo Trattato.

Un'Unione Europea rafforzata e più ampia, consapevole e orgogliosa dei propri valori comuni, contribuirà anche al dialogo tra le culture e le religioni che è essenziale per la preservazione di valori comuni a tutti i popoli della Terra.

Porteremo avanti con crescente impegno i nostri sforzi comuni nel quadro del dialogo "Occidente - Islam", convinti come siamo che sia urgente il dialogo interculturale, basato sul rispetto reciproco e sulla reciproca comprensione.

Esso è determinante per la soluzione dei conflitti esistenti e per la prevenzione di quelli futuri, particolarmente nel Mediterraneo, divenuto nel corso dei secoli linea di faglia di culture e di religioni diverse che vogliamo sia teatro di dialogo e non di frattura. E' decisivo in questo contesto rispettare la dignità e la diversità degli appartenenti ad altre culture e religioni.

La globalizzazione non deve essere accompagnata dalla perdita di legami storicamente consolidati e di convinzioni religiose. Siamo decisi a fare la nostra parte per il successo del dialogo fra le culture.

            CARLO AZEGLIO CIAMPI                                                                       JOHANNES RAU