VISITA DI STATO DEL
PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
CARLO AZEGLIO CIAMPI
NELLA CONFEDERAZIONE ELVETICA
DICHIARAZIONI ALLA STAMPA AL TERMINE DEL COLLOQUIO
CON IL PRESIDENTE DELLA CONFEDERAZIONE ELVETICA
Berna - Bernerhof, 14 maggio 2003
Come sempre quando vengo in Svizzera ho avvertito, anche in questa
circostanza, il calore e l'amicizia dei rapporti tra i nostri due Paesi.
L'Italia e la Svizzera sono vicine non solo geograficamente, ma anche perché
condividono un orizzonte di valori storici e culturali ed una vitale comunanza
linguistica.
Questa mia visita si svolge nel vivo ricordo del mio incontro al Quirinale con
il Presidente Couchepin, nel febbraio 2000 alla vigilia di un importante
referendum per la approvazione degli accordi con l'Unione Europea ed anche dei
miei precedenti soggiorni, sempre come Presidente della Repubblica, a Davos,
Berna e Losanna.
Abbiamo parlato di Europa, di Nazioni Unite, del rinnovato impegno nella
lotta contro il terrorismo che proprio in queste ultime ore ha recato nuovi
lutti e distruzione.
L'imminente semestre italiano di Presidenza coincide con una svolta per
l'Unione, in funzione della realizzazione di compiti di vitale importanza per
l'unificazione europea: l'adozione di una Costituzione che farà dell'Unione un
soggetto di diritto con pienezza di poteri; il completamento dell'allargamento;
il consolidamento, su basi paritarie, del rapporto transatlantico.
Le finalità che perseguiamo possono riassumersi in un unico obiettivo:
rafforzare l'Europa e la sua autorevolezza sulla scena mondiale.
Questo obiettivo costituirà per tutti i Paesi membri il banco di prova del loro
spirito europeo e della loro capacità di anteporre l'interesse comune, del
resto sempre più evidente, ai particolarismi.
A tale finalità intendo continuare a dedicare il mio impegno e le mie energie durante il Semestre.
Il modello di civile coesistenza che il vostro Paese ha offerto storicamente
all'integrazione si sta ora compiendo nell'Unione Europea.
All'Unione la Svizzera si sta progressivamente avvicinando, come è dimostrato
dalla crescente armonizzazione della Confederazione alle regole comunitarie.
Anche la crescente presenza dell'euro nella composizione delle riserve federali
costituisce ulteriore prova della fiducia della Confederazione nell'Unione
Europea.
La collaborazione fra Svizzera e Italia è eccellente: ne troviamo conferma
nello spirito di amicizia e buona volontà con cui vengono risolti
quotidianamente i tanti problemi che il vicinato comporta.
Oggi l'integrazione europea pone Italia e Svizzera di fronte a due nuove sfide:
- far convivere lo sviluppo degli scambi, e la libera circolazione delle merci
con la tutela dell'ambiente;
- salvaguardare, nell'ambito di un grande sforzo di integrazione, l'identità di
ognuno.
I nostri due Paesi hanno in comune un tratto che ci ha unito e che
continuerà ad essere il cemento più vigoroso della nostra collaborazione:
entrambi abbiamo sopperito alla scarsezza delle risorse, alla carenza di grandi
spazi geografici con la volontà e l'ingegno.
Ed i risultati si vedono in tutti i campi, anche in quello sportivo. Con questo
spirito ho fatto al Presidente Couchepin le congratulazioni per la vittoria
svizzera alla America's Cup, nelle acque della Nuova Zelanda. Nato in una città
di mare, sento profondamente la suggestione di una tale impresa.
Ringrazio il Presidente Couchepin per le espressioni di stima e di
ammirazione rivolte alla comunità italiana in Svizzera.
Gli italiani continueranno a dare un contributo importante al rafforzamento dei
legami fra i nostri Paesi.