DICHIARAZIONE ALLA STAMPA DEL
PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
CARLO AZEGLIO CIAMPI
AL TERMINE DEL COLLOQUIO CON IL
PRESIDENTE DELLA FEDERAZIONE RUSSA
VLADIMIR PUTIN
IN VISITA DI STATO IN ITALIA
Palazzo del Quirinale, 5 novembre 2003
La visita di Stato del Presidente Putin in Italia consente di continuare un
dialogo avviato in occasione della mia visita di Stato in Russia nel 2000. I
nostri rapporti si consolidano sul piano bilaterale, in ambito europeo, alle
Nazioni Unite.
L'Italia è il secondo partner commerciale occidentale della Russia; crescono gli investimenti e le iniziative congiunte; si rafforza un rapporto nel campo della energia di grande complementarità. Inaugureremo fra pochi minuti l'esposizione della Madonna Litta, custodito all'Ermitage di San Pietroburgo, simbolo di un ricchissimo patrimonio condiviso.
La Russia ha compiuto significativi progressi nel risanamento della propria economia: l'aumento del prodotto interno lordo, la riduzione del debito pubblico, l'attivo della bilancia commerciale, il calo dell'inflazione, l'alto livello delle riserve valutarie.
Questi avanzamenti non sarebbero stati possibili senza l'avvio delle profonde riforme volute dal Presidente Putin. Il loro successo alimenta il progresso economico, sociale e democratico della Russia.
I valori della libertà, della democrazia, del diritto sono essenziali per il futuro della Russia, per la costruzione in Europa di un grande spazio comune di sicurezza, d'interdipendenza economica e di dialogo fra le culture europee.
La collaborazione fra l'Unione Europea e la Federazione Russa, ognuna con la
propria identità, può svolgere un ruolo decisivo come fattore di stabilità e
di progresso in Europa e nel mondo.
La rinnovata, più ampia Unione Europea che sta per nascere come soggetto
politico di pieno diritto potrà operare ancora più efficacemente per ampliare
il partenariato con la Russia.
Auspico anche che la Russia faccia ricorso più frequente all'Euro nelle sue
transazioni finanziarie.
Russia e Italia hanno interesse ad affrontare, in comunione d'intenti, le
grandi sfide del XXI secolo.
A tal fine è essenziale il rafforzamento degli strumenti a disposizione della
Comunità internazionale per far fronte alle situazioni di crisi in maniera
efficace e risolutiva.
Italia e Russia hanno fiducia nelle Nazioni Unite. La loro collaborazione, anche
in questo ambito, consentirà di potenziarne il ruolo.
Le recenti decisioni del Consiglio di Sicurezza concernenti l'Afghanistan e
l'Iraq ci incoraggiano nel convincimento che, per perseguire la pace, dobbiamo
procedere sulla strada dell'azione multilaterale.
Oggetto di forte preoccupazione nel nostro colloquio è stato, infine, la
situazione in Medio Oriente: il suo aggravarsi impone di rafforzare il nostro
impegno e la nostra azione su ambedue le parti in conflitto.