INCONTRO DEL
PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
CARLO AZEGLIO CIAMPI
CON IL CONSIGLIO DIRETTIVO
DELL'ENTE NAZIONALE PER LA PROTEZIONE E L'ASSISTENZA
DEI SORDOMUTI E GLI ATLETI ITALIANI DELLO SPORT SILENZIOSO
Palazzo del Quirinale, 4 ottobre 2004
Gentile Presidente,
quando vi ho incontrato qui al Quirinale nel novembre del 1999, vi ho promesso che quella non sarebbe stata solo una visita, un incontro di cortesia ma l'inizio di un dialogo fecondo fatto di altri momenti, di suggerimenti, di idee. Oggi siete qui nuovamente e con voi una delegazione degli atleti italiani dello sport silenzioso e sono sicuro che da quest'incontro potranno scaturire proposte positive.
Nell'era della globalizzazione si richiede sempre di più la rapidità e i concetti vengono rappresentati da simboli e da icone in grado di parlare per immagini sintetiche. Questo modo di comunicare i non udenti lo hanno usato per secoli e oggi attraverso le nuove tecniche di insegnamento e le tecnologie multimediali, apre possibilità di integrazione e di crescita straordinarie. Grazie ai nuovi linguaggi "parlare" - nel silenzio - è divenuto più facile e la comunità silenziosa è informata, consapevole e preparata.
In questo quadro e come per ogni altro tipo di diversa abilità lo sport costituisce uno strumento indispensabile, fondamentale per l'integrazione e il miglioramento della qualità della vita. L'agonismo e la disciplina nello sport sono, per i vostri giovani, momenti importanti. La costanza negli allenamenti educa all'impegno e al sacrificio per raggiungere una meta, rafforza il carattere e la capacità di adattamento.
Per tutto questo e' necessario confermare e sollecitare l'impegno concreto delle istituzioni. L'Ente Nazionale per la protezione e l'assistenza dei sordomuti da anni s'impegna attivamente per sostenere i vostri diritti. Fare questo vuol dire adottare iniziative che favoriscano il pieno sviluppo di tutte le potenzialità individuali, promovendo un modello adeguato anche attraverso l'apporto dell'associazionismo e del volontariato. Il valore sociale che voi rappresentate è direttamente proporzionale al nostro impegno. Dovete essere protagonisti del vostro futuro partecipando a pieno titolo alle scelte della collettività. Dobbiamo collaborare tutti per costruire un progetto nuovo di cultura della diversa abilità che ne valorizzi la ricchezza sociale, utilizzando il contenuto di potenzialità come occasione di crescita collettiva.
L'umanesimo del nuovo millennio si indirizza verso la migliore qualità della vita e la pienezza dell'esistere, parametri che coincidono con quelli del rispetto e della promozione della dignità e della libertà della persona.
Anche per tutto questo è importante che una rappresentanza italiana sia presente alle Olimpiadi Silenziose che si terranno a Melbourne in Australia dal 5 al 16 gennaio prossimo. I campioni che sono presenti qui oggi con la loro attività e la loro tenacia hanno raggiunto non solo traguardi sportivi importanti, ma hanno vinto la loro disabilità. Come ho già detto ai vostri colleghi che mi sono venuti a trovare di ritorno dalle Olimpiadi di Atene mi fate sentire fiero di essere italiano. Davanti a questa nuova sfida impegnatevi per l'Italia, per voi stessi, per tutti noi. Io sarò sempre al vostro fianco.
Viva l'Italia, Viva gli azzurri