DICHIARAZIONE ALLA STAMPA DEL
PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
CARLO AZEGLIO CIAMPI
AL TERMINE DELL'INCONTRO CON IL
PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA D'AUSTRIA
HEINZ FISCHER
Palazzo del Quirinale, 6 ottobre 2004
Sono lieto di accogliere il Presidente Fischer in Italia, all'inizio del suo
mandato istituzionale. Formulo fervidi voti di successo per il Suo alto
incarico.
Il rapporto fra l'Italia e l'Austria è un illuminante esempio della capacità d'instaurare pacifiche, fruttuose relazioni fra gli Stati in chiave sia bilaterale sia europea. Ne beneficiano i nostri popoli in termini di pace, stabilità, benessere.
L'esperienza italo-austriaca conferma la validità dell'intuizione dei Padri fondatori dell'Europa: un progetto politico basato sul superamento degli egoismi particolaristici, sulla capacità di far coincidere interessi nazionali ed europei.
Il Trentino-Alto Adige costituisce un modello di convivenza fra gruppi linguistici diversi con tradizioni proprie. E' un esempio per il mondo intero.
Austria ed Italia possono intensificare ancora la loro collaborazione: nel far coincidere libera circolazione delle merci con la tutela ambientale; nell'intensificare i legami economici e culturali tra regioni transfrontaliere.
Penso soprattutto - e lo auspico ripetutamente - ad un comune e prioritario impegno: riportare l'Adriatico, insieme a Slovenia e Croazia, alla sua naturale vocazione di cerniera dei traffici con l'Europa continentale e danubiana.
Il nostro incontro precede di poche settimane la firma a Roma del Trattato costituzionale europeo. Per anni abbiamo auspicato che il proseguimento del processo unitario rafforzasse la capacità dell'Unione Europea di parlare con una voce sola.
Il Trattato costituzionale consente alle istituzioni dell'Unione di operare con pienezza di poteri e di rappresentatività; addita la necessità di comportamenti unitari. E' un'occasione da cogliere senza indugi. Certo, presuppone una rinnovata coesione ed un'incisiva assunzione di responsabilità.
Sappiamo da tempo che i rischi di risorgenti nazionalismi nei Balcani, la drammatica situazione in Medio Oriente, la lotta contro il terrorismo sollecitano un'azione unitaria europea. E' ora di darvi seguito. Vi è la necessità di recuperare un autentico spirito unitario; vi è un obbligo di coerenza cui non possiamo sottrarci.
Anche l'iniziativa di una Conferenza internazionale sull'Iraq sarà un banco di prova della capacità dei Paesi europei d'affrontare, insieme e non divisi, la stabilizzazione e la pacificazione di quel martoriato Paese; della loro capacità di saper decidere insieme.
Condividiamo la necessità che il Trattato costituzionale entri rapidamente
in vigore; questo può essere un rinnovato terreno d'incontro fra i nostri due
Paesi. Se ne avvantaggerà la capacità delle Istituzioni dell'Unione Europea di
funzionare efficacemente. Esse - e per primo il Parlamento Europeo - esprimono
spesso la voce della saggezza; hanno bisogno di tutta la nostra fiducia e di
tutto il nostro sostegno.
Desidero infine ringraziare di tutto cuore il Presidente Fischer che, al termine
di questa prima parte del nostro incontro, mi ha gentilmente invitato a compiere
una visita di Stato in Austria; invito che ho accettato con grande piacere.