Palazzo del Quirinale 11/10/2004

Incontro del Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi con il Movimento Cooperativo in Italia



INCONTRO DEL
PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
CARLO AZEGLIO CIAMPI
CON UNA DELEGAZIONE DELL'ASSOCIAZIONE NAZIONALE
COOPERATIVE CONSUMATORI E DELLE TRE
GRANDI COOPERATIVE DI REGGIO EMILIA
E DELLA COOPERATIVA SCAVO FLUVIALE

Palazzo del Quirinale, 11 ottobre 2004

 

Cari amici,

il Movimento Cooperativo in Italia è un patrimonio che appartiene all'intero Paese. Un patrimonio economico e imprenditoriale, che produce ricchezza e occupazione, ma è anche un patrimonio civile.

La storia del Movimento Cooperativo è strettamente intrecciata con la storia dell'Italia unitaria. Le prime cooperative infatti nascono nel Risorgimento, come parte integrante dell'aspirazione alla libertà e al progresso sociale, per impulso del pensiero e dell'azione di Giuseppe Mazzini, nell'unico Stato italiano, governato costituzionalmente, l'allora Regno di Sardegna.

Nel corso della sua lunga storia, la cooperazione ha consentito a ceti e classi che per altra via ne sarebbero stati esclusi di accedere all'esperienza dell'impresa, che è esperienza di libertà, di responsabilità, di cittadinanza Ha trasformato, con la formula dell'associazionismo, bisogni collettivi, quali casa, i consumi di base, i consumi elementari in realtà imprenditoriali. Ha contribuito, più di tanti altri, sicuramente, a rispondere all'esortazione di Massimo d'Azeglio: "Fatta l'Italia dobbiamo fare gli italiani".

Questi sono i valori veri, profondi che il Movimento Cooperativo ha espresso nel corso della sua lunga storia, a vantaggio dell'intera collettività nazionale. Ed è importante che ad essi la cooperazione italiana resti ancorata, che su di essi incardini la sua presenza e il suo sviluppo nel mercato e nella società.

Dal 1992 il Movimento Cooperativo dedica una parte delle sue risorse allo sviluppo di nuove cooperative, in particolare fra i giovani e nel Mezzogiorno.

Interpreta in questo modo in termini moderni la sua antica vocazione alla crescita dell'occupazione, che oggi si può perseguire solo attraverso lo spirito imprenditoriale. Altro aspetto importante è quello dello sviluppo della cooperazione sociale, che si intreccia profondamente con la propensione dei nostri giovani ad operare a vantaggio degli altri.

Si tratta quindi di due aspetti dell'azione cooperativa che sono poco conosciuti, ma che io apprezzo particolarmente.

Sono fiducioso che saprete mantenere e accrescere il vostro impegno su questi terreni che ripeto investono l'intera collettività nazionale e corrispondono a quel ruolo che il Movimento Cooperativo si è dato sin dalle origini e che può continuare a svolgere per lo sviluppo della nostra Repubblica.