Palazzo del Quirinale - Salone dei Corazzieri 19/11/2004

Intervento del Presidente della Repubblica Carlo Azeglio alla Celebrazione della Giornata Nazionale per la Ricerca sul Cancro



INTERVENTO DEL
PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
CARLO AZEGLIO CIAMPI
ALLA "GIORNATA NAZIONALE
PER LA RICERCA SUL CANCRO"

Palazzo del Quirinale, 19 novembre 2004



Signor Vice Presidente del Senato,
Signor Vice Presidente della Camera dei Deputati,
Onorevoli Ministri,
Autorità civili e religiose,
Caro Presidente Noto,
Signori Relatori,
Signore e Signori,

ci incontriamo, per la sesta volta, con la speranza di ascoltare dagli esperti delle buone notizie su un tema sul quale c'è un'enorme attenzione da parte di tutti i cittadini: ed anche oggi l'attesa non è andata delusa.

La lotta contro il cancro continua, anno dopo anno, a conseguire risultati, che si accumulano in un progressivo successo, grazie anche all'impegno delle istituzioni e di tante associazioni della società civile.

La giornata, è quest'anno, dedicata al tema "vedere per curare".

Il ministro Sirchia ci ha trasmesso un messaggio di fiducia sull'efficacia della diagnosi precoce della malattia. Ci ha parlato delle nuove frontiere della ricerca genetica e della possibilità di accertare le alterazioni metaboliche, causa della mutazione funzionale di geni responsabili della crescita di tumori, attraverso il ricorso allo "screening", ormai, a costi contenuti.

Il Presidente Noto, il Prof. Veronesi e Mons. Sanchez Sorondo ci hanno riferito sui progressi compiuti dalla ricerca e annunciato la possibilità di realizzare, nel prossimo futuro, microrobot che possono percorrere e scrutare l'intero nostro organismo e portare, là dove occorra, farmaci attivi per una terapia mirata a distruggere la cellula cancerosa o addirittura pre-cancerosa.

Costruire robot di queste dimensioni, della grandezza di una goccia d'acqua, impensabile sino a pochi anni or sono, è come tradurre la fantascienza più avanzata in realtà. Come ha detto il Presidente Noto, la strada è tracciata, ma la meta è ancora lontana.

Dobbiamo perciò continuare ad adoperarci, con tutto il nostro impegno per reperire risorse finanziarie, per un loro migliore e più efficiente utilizzo.

La prevenzione e la diagnosi precoce sono infatti le armi più sicure e meno dispendiose per combattere la malattia.

A questo proposito abbiamo appreso con interesse dal Prof. Veronesi la nascita di "squadre miste" di specialisti che affrontano, assieme e contemporaneamente, i problemi nella diagnostica dei tumori non palpabili, per mezzo di strumenti già disponibili riportando successi superiori alle aspettative; ed ancora, di squadre "multidisciplinari", mirate alla terapia, composte da più specialisti che operano, con spirito appunto di squadra, con metodiche sofisticate e compatibili con le risorse di cui disponiamo.

Mi compiaccio con tutti coloro che hanno contribuito a raggiungere questi risultati, facendo della ricerca e della sua applicazione lo scopo della propria vita; tra questi il Prof. Mantovani al quale ho consegnato il premio "Guido Venosta 2004" conferito dalla Fondazione Italiana Ricerca sul Cancro. I suoi meriti sono stati riconosciuti da tutta la comunità scientifica internazionale ed è, come ha sottolineato il Presidente Noto, motivo di vanto per tutti noi.

Anche l'attribuzione del Premio AIRC "Credere nella Ricerca" alla RAI ha voluto premiare la qualità dell'informazione scientifica necessaria alla diffusione della conoscenza delle nuove frontiere di ricerca sul cancro.

Un plauso particolare desidero rivolgere all'AIRC che nel suo quarantennale impegno ha sostenuto rilevanti investimenti finanziari, contribuendo alla pianificazione strategica ed alla responsabilità di indirizzo nella ricerca. I centri di eccellenza istituiti a Torino, a Milano, a Roma e a Napoli ne sono una testimonianza concreta.

Dobbiamo rafforzare un comune impegno per reperire nuove risorse finanziarie da assegnare ai nuovi progetti di ricerca, e sostenere l'aumento dei costi per la complessità delle tecnologie che vengono utilizzate. Ma dobbiamo anche proseguire insieme la campagna di sensibilizzazione verso il pubblico.

Ci confortano i dati sul tasso di mortalità delle persone affette da cancro che è significativamente diminuito negli ultimi venti anni e che potrà ulteriormente ridursi nei prossimi dieci anni.

Il modello di vita italiano, che suscita ammirazione in tante parti del mondo, è fatto di principi equilibrati, di un'alimentazione sana, di una buona conoscenza dei problemi della salute e quindi della prevenzione.

Sono personalmente convinto della grande rilevanza di questa azione conoscitiva che propone un concetto nuovo e più responsabile della salute: ciascuno deve divenire protagonista attivo e consapevole delle scelte che riguardano la propria salute, un diritto costituzionalmente tutelato ed un bene prezioso per la vita della collettività.

Il costante allungamento delle prospettive di vita - che anche quest'anno l'Annuario statistico dell'Istat ci ha attestato -è certamente il frutto anche del lavoro di un sistema sanitario nazionale, che unisce pubblico e privato, che - pur con tutti i suoi problemi - riesce a far fronte nel complesso in modo soddisfacente ai bisogni dei cittadini italiani, indipendentemente dal loro livello di reddito. Il diritto alla salute è una delle forme fondamentali in cui si esprime il diritto all'uguaglianza.

Per questo dobbiamo aver cura di difendere e migliorare questo sistema sanitario come una delle istituzioni più preziose che la comunità nazionale ha saputo costruire per il proprio benessere.