INTERVENTO DEL
PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
CARLO AZEGLIO CIAMPI
ALLA CERIMONIA DI CONSEGNA DEI
DIPLOMI DI 1^ CLASSE CON MEDAGLIA D'ORO
CONFERITI PER L'ANNO 2003
AI BENEMERITI DELLA SCUOLA, DELLA CULTURA E DELL'ARTE
Palazzo del Quirinale, 14 dicembre 2004
Caro Ministro dell'Istruzione,
Cari Benemeriti della Scuola, della Cultura e dell'Arte,
Care ragazze e cari ragazzi,
sono tornato dalla mia visita di Stato in Cina appena pochi giorni fa e porto ancora con me le suggestioni di quel paese diverso e bellissimo. Non ho affrontato questo viaggio con un approccio mercantile, ma con il proposito di presentare l'Italia nella sua globalità, dalla cultura alla politica, all'economia.
Ricordo in particolare l'incontro con gli italianisti cinesi e con i giovani
che con entusiasmo studiano la nostra lingua. Questo incontro ha
rafforzato in me la consapevolezza di quanto la lingua e la cultura italiana
siano importanti in Cina grazie all'intenso scambio che ha collegato da secoli
questo paese all'Europa. Una preziosa eredità che deve rafforzare il nostro
impegno nella diffusione dell'italiano nel mondo.
Dobbiamo internazionalizzare il nostro sistema universitario. Dobbiamo avere
più studenti stranieri nelle aule dei nostri atenei, in modo che possano
studiare fianco a fianco con i nostri ragazzi. Dobbiamo allo stesso tempo dare
organicità alla crescita dell'insegnamento della nostra lingua nel mondo, senza
disperdere le risorse, senza operare in ordine sparso. Dobbiamo darci anche
obiettivi quantitativi, misurabili di anno in anno, di crescita degli studenti e
di allargamento delle aree geografiche.
Per questo è importante che l'università e la scuola, insieme con il mondo del lavoro e con quello delle imprese, realizzino sinergie per dare sempre maggiore concretezza al modello italiano di sviluppo. Un modello che valorizza insieme il territorio con il suo patrimonio artistico, le tipicità, la formazione, le nuove tecnologie.
L'Italia deve guardare in se stessa, nelle proprie radici, nelle proprie tradizioni - come scriveva Giacomo Leopardi nello "Zibaldone" - deve convertire il mondo moderno in mondo nostro, studiandolo, assimilandocelo e trasformandolo, esplorare il proprio petto.
Dobbiamo accrescere la nostra competitività promovendo quella straordinaria
tradizione scientifica e culturale che il mondo ci riconosce.
Voi, illustri premiati, testimoniate con il vostro impegno di studiosi la
capacità della cultura italiana di aprire nuove vie e di esplorare nuovi
percorsi in numerosissime discipline: dalla medicina, alla filosofia, alla
linguistica, alla scienza, alla poesia, alla pittura, all'arte in genere.
La cultura è il denominatore che ha dato all'Europa un'identità comune. La
cultura è uno strumento essenziale per lo sviluppo e il consolidamento di una
società democratica, stabile e pacifica. La scuola e l'università devono
coltivare e sviluppare il gusto della scoperta, dell'invenzione, devono essere
capaci di far emergere, formandoli, nuovi talenti, di dar loro un futuro. Per
questo ho voluto che a questo incontro partecipaste anche voi, studenti del
"Progetto Giovani", per sottolineare il ruolo che in questo
percorso spetta alle nuove generazioni che rappresentano con le loro idee, con i
loro sogni il futuro della società civile.
Il 29 ottobre scorso è stato firmato a Roma il Trattato Costituzionale Europeo,
l'atto di nascita di un'Unione politica, non solo economica e sociale; un evento
unico nella storia del nostro continente, una svolta nella storia delle nazioni.
La Costituzione europea unisce i popoli europei in un nuovo vincolo; consente
loro di riconoscersi, attraverso la Carta dei Diritti Fondamentali, in un'unica
comunità di valori. E' un incitamento e un sostegno a perseguire la méta di
una piena integrazione con determinazione.
L'Europa della conoscenza è fattore insostituibile di crescita sociale e umana ed elemento indispensabile per consolidare e per arricchire la cittadinanza europea. E' suo compito sviluppare soprattutto nei giovani le competenze necessarie per affrontare le sfide del nuovo millennio; la professionalità dell'individuo deve essere congiunta con la consapevolezza dei valori condivisi e dell'appartenenza ad uno spazio sociale e culturale comune.
Per questo esorto voi giovani a guardare in alto, a coltivare i vostri ideali, a dare concretezza ai vostri sogni, senza smarrire mai la fiducia in voi stessi, con il coraggio di affrontare, di superare le difficoltà, di confrontarvi con la realtà.
Rallegramenti ai premiati e auguri di buon lavoro a tutti.