Palazzo del Quirinale 16/12/2004

Incontro del Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi con i partecipanti alla Prima Conferenza Annuale Cotec



INCONTRO DEL
PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
CARLO AZEGLIO CIAMPI
CON I PARTECIPANTI ALLA
PRIMA CONFERENZA ANNUALE COTEC

Palazzo del Quirinale, 16 dicembre 2004

 

Signor Ministro,
Signori Ambasciatori,
Signori Presidenti delle tre Cotec,
Illustri imprenditori,

sono lieto di dare il benvenuto ai rappresentanti delle Cotec spagnola, portoghese e italiana che hanno tenuto ieri a Roma il loro primo incontro annuale. Ho acquisito familiarità con la vostra attività da quando, nel luglio 2002, il Re di Spagna me ne illustrò le finalità, alla vigilia della firma del Protocollo di collaborazione tra le Cotec italiana e spagnola. In quella stessa occasione, ho avuto il piacere di ospitare al Palazzo del Quirinale una qualificata rappresentanza d'imprenditori spagnoli ed italiani.

La recente modifica statutaria della Cotec italiana, di cui ho assunto la Presidenza onoraria, sottolinea la corrispondenza di obiettivi e di metodi tra le Fondazioni gemelle dei tre Paesi. Includono: la ricerca, come chiave essenziale per garantire lo sviluppo; il reciproco sostegno tra i Paesi del fianco Sud dell'Unione; una maggiore presenza mediterranea nei programmi di ricerca europei.

La Cotec agisce nell'ambito degli obiettivi indicati dalla strategia di Lisbona: fare del nostro continente, entro il 2010, l'economia più avanzata e dinamica del mondo. Un obiettivo purtroppo ancora lontano, verso il quale ci muoviamo troppo lentamente.

Innovazione e crescita formano un binomio indissolubile; in questo spirito l'Unione Europea deve rilanciare sviluppo e competitività.

Politica monetaria e politica economica debbono convergere in quella direzione, sostenendo e stimolando le imprese e i Centri di ricerca.

La Commissione può esercitare uno straordinario ruolo propositivo: elaborando programmi di ampio respiro, mobilitando la comunità scientifica, facendo convergere l'impegno di Governi e operatori verso traguardi di interesse collettivo.

Quando l'Europa ha dimostrato capacità progettuale, ha raggiunto grandi risultati. Il CERN, realizzato negli anni '50 quando l'Europa era ben più povera di mezzi, ha aperto la strada a nuovi orizzonti scientifici per l'umanità. A finalità analoghe è ispirato il progetto ITER, che vedrà l'Unione Europea impegnata nella messa a punto di un reattore sperimentale di fusione termo-nucleare. Il progetto Galileo doterà l'Unione Europea di un sistema autonomo di navigazione satellitare: anch'esso stimolerà l'innovazione tecnologica.

Questi tre progetti sono coerenti con il dinamismo scientifico e tecnologico di questo inizio del XXI° secolo. Ad essi se ne possono aggiungere molti altri: in tema di cambiamenti climatici; per la salvaguardia del Mediterraneo; per la gestione delle risorse idriche; per la lotta alla desertificazione.

Italia, Portogallo e Spagna hanno indubbi interessi comuni e forti affinità: storiche, linguistiche, culturali. Operano in un quadro europeo unitario, rafforzato dalla recente firma della Costituzione europea. Una nostra azione coordinata in sede europea, anche nel campo della ricerca e dell'innovazione, ci avvantaggerà. Si coordinano praticamente su tutto i Paesi scandinavi; potremo cominciare a farlo anche noi, per lo meno in questi settori.

I sistemi di ricerca dei nostri tre Paesi presentano grandi potenzialità. Questo rende preziosa l'attività di fori di concertazione e di dialogo settoriale come le Fondazioni Cotec. Attraverso il vostro scambio di esperienze, voi contribuite a individuare gli elementi che rafforzano la capacità innovativa dei nostri sistemi industriali. Dalla vostra riflessione scaturiscono proposte concrete; spunti utili sia ai responsabili pubblici che agli operatori privati.

Agendo congiuntamente, potrete farvene portavoce a Bruxelles con accresciuta efficacia: concorrere a un orientamento delle politiche europee più confacente ai nostri sistemi industriali.

E' mio intendimento promuovere, auspicabilmente nella primavera 2005, un incontro con il Re di Spagna e il Presidente della Repubblica Portoghese per fare il punto sul rafforzamento della collaborazione per il successo della Cotec. Su un orizzonte più ampio, l'incontro fornirà una testimonianza solenne dell'impegno dei nostri Stati a compiere passi in avanti verso l'edificazione della società della conoscenza, indispensabile all'avanzamento dell'agenda di Lisbona.

Voi riunite le migliori risorse intellettuali ed imprenditoriali di tre tra i Paesi europei con le più antiche tradizioni nel campo della conoscenza e della creatività. A voi formulo, oltre all'espressione del mio convinto sostegno personale, un caloroso augurio di successo.