Napoli - Scampia 04/01/2005

Saluto del Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, in visita alla città di Napoli, in occasione dell'incontro con i piccoli ospiti della parrocchia di Santa Maria della Speranza


VISITA DEL
PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
CARLO AZEGLIO CIAMPI
ALLA CITTA' DI NAPOLI

INCONTRO CON GLI OSPITI DELLA
PARROCCHIA DI 
SANTA MARIA DELLA SPERANZA

Napoli - Scampia, 4 gennaio 2005


Mentre Padre Valletti parlava guardavo i vostri volti, i vostri occhi, cercando di penetrare nel vostro animo.

Mi sono rivisto ragazzo, quando avevo la vostra età.

Ho ascoltato anch'io con grande attenzione le parole di Padre Valletti. Le condivido.

Solo questo aggiungo. Sono qui per dirvi che vi siamo vicini, vi vogliamo bene. Come un nonno, quale sono, vi dico che ho fiducia in voi.

Ho poche raccomandazioni da farvi, anzi ne ho una sola: in qualsiasi circostanza, in qualsiasi momento di dubbio, di incertezza, date ascolto ad una sola voce, quella che parla, silenziosamente, dentro di voi. E' la voce della vostra coscienza.

Ho sempre pensato che abbiamo dentro di noi una bussola, e la bussola ha un ago, l'ago magnetico che ci aiuta a trovare la giusta direzione.

Non vi pentirete mai di avere dato ascolto a quella voce.

E quando dall'esterno vi giungono altre voci, ascoltatele solo se le sentite in consonanza con quella bussola che avete dentro di voi.

Siete nel periodo più bello, anche il più importante, della vostra esistenza. Da grandi sarete quello che oggi vi state preparando ad essere. Nel prepararvi alla vita dovete guardare alto, come singoli e come membri della società.

Impegnatevi nello studio, impegnatevi a sviluppare le inclinazioni che sentite dentro di voi.

Lo studio è soprattutto preparazione alla vita, maturazione e manifestazione di ciò che già è, naturalmente, in voi. Siate tra di voi amici, veri amici: rispettatevi reciprocamente, aiutandovi - anche con un solo sguardo - quando capite che il vostro amico ne ha bisogno.

Certo, competete anche tra di voi, nei giochi, nello sport, nella scuola stessa, ma con lealtà, senza sotterfugi; e infine abbiate sempre dignità di voi stessi.

Dignità è una parola solenne, ma semplice: significa non sentirsi mai, per quello che uno ha fatto, a disagio con se stesso, aver vergogna di se stesso.

Siamo nella Parrocchia di Santa Maria della Speranza. Il mio augurio è che la speranza e la fiducia non vi abbandonino mai.