DICHIARAZIONE ALLA STAMPA DEL
PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
CARLO AZEGLIO CIAMPI
AL TERMINE DEL COLLOQUIO CON IL
PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA DI LETTONIA
VAIRA VIKE-FREIBERGA
IN VISITA DI STATO IN ITALIA
Palazzo del Quirinale, 27 giugno 2005
Sono lieto di accogliere al Palazzo del Quirinale la Presidente Vike-Freiberga,
insieme al Suo Consorte, a un anno di distanza dalla mia visita di Stato in
Lettonia.
Questo scambio ravvicinato di visite conferma i legami di amicizia tra i nostri
due Paesi, la volontà di renderli ancora più duraturi, nella piena condivisone
di uno spazio comune di democrazia e di civiltà.
Mi sono congratulato con la Presidente Vike-Freiberga per l'approvazione a
larghissima maggioranza, da parte del Parlamento lettone, del Trattato
costituzionale; mi sono anche rallegrato per la decisione di entrare a far parte
del sistema monetario riformato - lo SME 2 - anticamera all'ingresso nella zona
euro.
La fiducia verso l'euro di un Paese giovane e dinamico come la Lettonia mi
conforta nel convincimento che la moneta unica traduce nei fatti la volontà
unitaria degli europei.
L'euro è garante della stabilità indispensabile ad un'economia competitiva; va
messo in condizione, attraverso un maggiore coordinamento del governo
dell'economia, di manifestare tutti i suoi effetti positivi, in primo luogo di
facilitare la crescita.
Aver adottato la moneta unica smentisce da sé la critica spesso rivolta
all'Unione Europea di restare ferma allo status quo; l'euro è prova di apertura
all'innovazione, di grande lungimiranza.
Nei prossimi mesi l'Unione Europea affronterà prove impegnative che
richiedono un'assunzione di responsabilità: le prospettive finanziarie; il
futuro del Trattato costituzionale; l'azione comune da compiere per stimolare,
nei Paesi dell'Unione, produttività, competitività, capacità di crescita
economica.
Tutte queste questioni vanno affrontate con spirito equilibrato, nella
consapevolezza che i membri dell'Unione Europea hanno compiuto la scelta
irrevocabile di vivere insieme, condividendo sovranità e risorse per il
raggiungimento di obiettivi comuni.
Vi è un problema reale di comunicazione fra l'Unione e i cittadini.
Abbiamo un debito verso di loro, abbiamo delle responsabilità verso le
generazioni future.
E' giusto che i cittadini europei insistano sul raggiungimento di risultati
concreti.
D'altra parte questi possono essere conseguiti solo attraverso la coesione e
l'unitarietà dell'Europa: non rifugiandosi dietro fragili muri protezionistici.
Solo così potremo affrontare i problemi non facili che abbiamo, con i quali ci
confrontiamo e sviluppare le politiche comuni necessarie ad affrontare le
incognite della globalizzazione, stimolare la competitività europea,
raggiungere obiettivi concreti di crescita e di occupazione.
Un'Europa dotata di capacità decisionale è garanzia anche per i rapporti
fra Italia e Lettonia.
In campo economico, esistono margini importanti per intensificare
l'interscambio, le relazioni industriali e finanziarie.
In campo culturale, dobbiamo arricchire le nostre relazioni anche nell'ambito di
un condiviso impegno per radicare il sentimento di una comune identità europea
nei nostri giovani.
La difesa dell'identità culturale europea, l'affermazione dei suoi valori
fondanti - la libertà, il dialogo, l'uguaglianza, il diritto - costituiscono un
baluardo contro il riemergere dei nazionalismi; consentono agli europei di
realizzare i propri valori, di perseguire i propri interessi.