Palazzo del Quirinale 13/07/2005

Dichiarazione alla stampa del Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi al termine del colloquio con l'Emiro del Qatar, S.A. Sceicco Hamad Bin Khalifa Al-Thani, in visita di Stato in Italia



DICHIARAZIONE STAMPA DEL
PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
CARLO AZEGLIO CIAMPI
AL TERMINE DEL COLLOQUIO CON
L'EMIRO DEL QATAR
S.A. SCEICCO HAMAD BIN KHALIFA AL-THANI

Palazzo del Quirinale, 13 luglio 2005


La visita dell'Emiro Al Thani in Italia conferma la maturità raggiunta dalle relazioni tra Italia e Qatar. Lo ricordano la crescita dell'interscambio e della presenza imprenditoriale italiana in Qatar e la qualità della cooperazione, culturale, scientifica, tecnologica.

Mi sono rallegrato con l'Emiro per il consolidamento delle istituzioni democratiche del Qatar, per gli avanzamenti della condizione femminile e nella libertà di stampa. Questi progressi confermano che lo spirito riformista non è patrimonio di alcune civiltà; esso esprime l'aspirazione, diffusa in tutte le latitudini, ad una migliore condizione umana.

Ho espresso all'Emiro apprezzamento per il suo impegno nel promuovere il dialogo fra civiltà e culture; nell'approfondire la comprensione tra Occidente e mondo islamico.

La lotta contro il terrorismo internazionale, ivi incluso quello riconducibile all'estremismo islamico, è responsabilità preminente di tutta la comunità internazionale. E' indispensabile operare con unitarietà d'intenti: nella prevenzione; nella repressione, nella rimozione delle cause profonde che alimentano la minaccia terrorista. Anche dalla capacità di avviare a soluzione la crisi israelo-palestinese, di realizzare la pacificazione dell'Iraq dipende la possibilità di sottrarre larghe fasce di popolazione alla propaganda fondamentalista.

La necessità di una presenza unitaria dell'Europa per spezzare la spirale perversa della violenza e dell'estremismo, è ogni giorno più evidente. E' primaria responsabilità ed interesse dell'Unione Europea rafforzare sul piano operativo la propria efficacia nel contrastare il terrorismo: ancor più dopo i tragici attentati di Londra. Il consolidamento delle forme già avviate di cooperazione giudiziaria in materia penale e di polizia è indispensabile per affrontare una sfida che trascende i confini nazionali. Un'Europa unita e coesa proietterà stabilità innanzitutto a ridosso dei propri confini; sarà più autorevole in Medio Oriente; accelererà lo sforzo comune per trasformare il Mediterraneo e il Golfo in uno spazio di collaborazione e di condivisa prosperità.

In quest'ottica, l'Unione Europea ha ogni interesse a rafforzare i propri legami economici, ambientali, culturali con i Paesi del Mediterraneo e del Consiglio di Cooperazione del Golfo.

Abbiamo infine affrontato un tema di stringente attualità: il dialogo tra Paesi produttori e Paesi consumatori di gas e petrolio. Quando ho incontrato l'Emiro del Qatar nel 2000, il prezzo del petrolio era di circa 25 dollari al barile, in risalita dopo i suoi ribassi sino a circa 10 dollari all'inizio del 1999; oggi raggiunge quasi i 60 dollari. Allora suggerii di esaminare la possibilità di un dialogo fra Paesi produttori e consumatori, basato su un monitoraggio costante per evitare eccessive oscillazioni, nei due sensi, del prezzo del petrolio e per regolare le politiche dell'offerta e della domanda. Penso che la proposta - che allora non ebbe seguito - abbia ancora una sua validità. La stabilità e la trasparenza del mercato petrolifero favoriscono ordinate prospettive di crescita dell'economia mondiale, rafforzano la complementarità tra i nostri sistemi produttivi, salvaguardano le possibilità di sviluppo sostenibile dei Paesi più poveri.