DICHIARAZIONE ALLA STAMPA DEL
PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
CARLO AZEGLIO CIAMPI
AL TERMINE DEL COLLOQUIO CON IL
PRESIDENTE DELL'AUTORITA' NAZIONALE PALESTINESE
ABU MAZEN
Palazzo del Quirinale, 2 dicembre 2005
Sono lieto di accogliere il Presidente Abu Mazen al Quirinale, per la prima volta nella sua qualità di Presidente dell'Autorità Nazionale Palestinese.
Gli ho innanzitutto assicurato il continuo, determinato sostegno dell'Italia all'obiettivo del popolo palestinese: uno Stato, indipendente e sovrano, che conviva con Israele in pace e sicurezza entro confini certi e riconosciuti.
Questo traguardo ci sembra oggi più vicino.
Lo confermano la rinnovata consapevolezza di israeliani e di palestinesi della
necessità di superare in tempi brevi il conflitto; la volontà delle due
dirigenze di adoperarsi a fondo per il raggiungimento di una soluzione;
l'importante accordo raggiunto di recente sull'accesso alla Striscia di Gaza.
Il Presidente Abu Mazen incarna la speranza dei palestinesi nel futuro.
Ha davanti a sé un alto, nobile obiettivo: mettere il suo popolo nelle
condizioni di raggiungere una pace giusta e duratura; rispondere alle attese di
miglioramenti tangibili nel livello di vita.
Per riuscirvi deve assolvere un gravoso impegno: mantenere l'ordine pubblico,
contrastare e far perdere sostegno ai movimenti eversivi e terroristici.
La violenza è il principale nemico del Processo di pace.
Soffoca il dialogo, suscita rancore, rafforza tutti gli estremismi.
Il disimpegno israeliano da Gaza deve incoraggiare sviluppi di sostanza nel
dialogo politico.
Lo Stato palestinese non può nascere da una somma di atti unilaterali. Può e
deve sorgere quale esito di un percorso condiviso; le tappe fondamentali sono
indicate nella road-map.
E' altresì essenziale non pregiudicare lo status di Gerusalemme, città cara a tutte le culture e religioni.
I prossimi appuntamenti elettorali in Palestina ed in Israele cadono in un
momento decisivo per le sorti della pace.
Da essi potrà venire un rinnovato incoraggiamento ad approfondire il dialogo ed
il negoziato.
Di fronte alle nuove opportunità, la comunità internazionale deve
accrescere i propri impegni.
L'Unione Europea ha assunto un importante incarico operativo, assicurando il
monitoraggio del valico di Rafah, attraverso la missione guidata dal Generale
Pistolese.
E' pronta ad assumere altri impegnativi incarichi, quando saranno richiesti
dall'avanzamento del dialogo e del negoziato tra israeliani e palestinesi.
L'accelerazione del Processo di pace costituisce una premessa fondamentale
per la lotta contro il terrorismo internazionale, per l'avanzamento del dialogo
tra civiltà.
E' essenziale per il benessere e lo sviluppo dell'intera area, come ha
confermato il Vertice euro-mediterraneo appena conclusosi a Barcellona.
Ho infine rinnovato al Presidente Abu Mazen i sentimenti di sincera amicizia
del popolo italiano verso i palestinesi, confermata da intensi rapporti di
scambio e collaborazione, nonché il continuo sostegno dell'Italia agli sforzi
di pace in Medio Oriente.