FIRMA DEL DECRETO DI SCIOGLIMENTO
DA PARTE DEL
PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
CARLO AZEGLIO CIAMPI
DEL SENATO DELLA REPUBBLICA
E DELLA CAMERA DEI DEPUTATI
PER FINE LEGISLATURA
Palazzo del Quirinale, 11 febbraio 2006
Ho firmato stamani il decreto di scioglimento delle Camere e, poco dopo, il decreto che, vista la deliberazione del Consiglio dei Ministri, indice le elezioni delle nuove Camere per il 9 e 10 aprile prossimi. Si è così conclusa una legislatura, che è giunta sostanzialmente alla sua scadenza naturale. Si è aperta la campagna elettorale, con le sue precise regole. In questa circostanza sento il dovere di riaffermare due concetti, di esprimere due auspici. Il primo è che il confronto elettorale, pur nella sua vivacità dialettica, si mantenga sempre nei limiti di reciproca correttezza, imposti dal rispetto dovuto alla persona umana, dalla lealtà di tutti verso la Nazione, dal prestigio dell'Italia, dall'amore di Patria.
Il secondo auspicio è che il dibattito si sviluppi, anzi si concentri, sui problemi che riguardano da vicino i cittadini e, quindi, sulle soluzioni proposte dalle diverse forze politiche per lo sviluppo civile, economico e sociale dell'Italia. Sono questi i temi che gli Italiani hanno a cuore, che gli Italiani desiderano approfondire: l'affluenza alle urne sarà più numerosa; il voto di ciascun elettore più consapevole.