MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
CARLO AZEGLIO CIAMPI
A "TUTTO SPORT" IN OCCASIONE DEI GIOCHI
PARALIMPICI INVERNALI, PROSECUZIONE E COMPIMENTO
DELLE OLIMPIADI INVERNALI DI TORINO 2006
Roma, 9 marzo 2006
Questa sera sarò di nuovo allo Stadio Olimpico di Torino per dare il via
alla nona edizione dei Giochi Paralimpici invernali, prosecuzione e compimento
delle Olimpiadi invernali di Torino 2006.
Esempio di impegno sociale, di coraggio, di autentico spirito olimpico. Lo sport
mondiale ricorderà con ammirazione le Olimpiadi invernali in Italia, per la
loro accurata, valida organizzazione, per la bellezza delle nostre città, dei
borghi e delle montagne piemontesi, per la partecipazione attiva, l'entusiasmo
dei cittadini, per la qualità, la creatività espressa nelle cerimonie, nelle
trasmissioni radio-televisive.
Tutti abbiamo vissuto con emozione un evento che ha accomunato i popoli di tutto
il mondo in spirito di leale confronto e di reciproco rispetto. Lo spirito
olimpico ha trovato un terreno di naturale sviluppo in Italia. E' stato esaltato
il valore sociale dello sport, la sua capacità di integrare, di suscitare
sentimenti di amicizia, fratellanza, pace, solidarietà.
Gli atleti che da domani parteciperanno alle gare delle Paralimpiadi hanno già
vinto, tutti, la loro medaglia nella vita di ogni giorno, con la forza della
volontà, con il coraggio e la tenacia di superare le barriere fisiche. Essi
sono un esempio al quale dobbiamo guardare con ammirazione e con gratitudine.
Essi ci trasmettono la gioia di vivere. Assistiamo a un successo crescente di
questa grande esperienza sportiva e umana che sono le Paraolimpiadi.
Il numero di atleti cresce di edizione in edizione. La popolarità presso il
grande pubblico sta raggiungendo a Torino livelli mai conseguiti prima. Lo
spirito paralimpico è diventato un importante riferimento educativo per i
giovani.
Questi Giochi ci appassioneranno come le Olimpiadi appena concluse. Saremo
partecipi, ancora una volta, delle emozioni degli atleti, del loro impegno,
delle loro storie, della civiltà dei Paesi che rappresentano.
Per dieci giorni nel "rinascimento olimpico" di Torino, nelle maestose
valli piemontesi, torneranno a sventolare le bandiere, sentiremo intonare gli
inni nazionali, assisteremo a gare leali, rispettose delle regole, dove davvero
l'importante è partecipare.
Ci sono tutte le premesse affinché siano confermate le nostre capacità
organizzative, la passione, la cura dei particolari di tutti coloro che hanno
contribuito ad allestire i Giochi. Ancora una volta si affermi la grande
tradizione italiana di accogliente ospitalità, per le squadre, per i visitatori
convenuti da ogni parte del mondo.