INCONTRO DEL
PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
CARLO AZEGLIO CIAMPI
CON GLI ATLETI VINCITORI DI MEDAGLIE
AI GIOCHI OLIMPICI E PARALIMPICI INVERNALI
DI TORINO 2006
Palazzo del Quirinale, 22 marzo 2006
Sono molto lieto di accoglierVi.
Ricordo, con emozione, che uno dei primi atti del mio mandato presidenziale è
stato il messaggio di sostegno alla candidatura di Torino a sede dei XX Giochi
Olimpici. Per questo è per me particolarmente significativo concludere con
tutti Voi la tradizione avviata, in questo settennato, di premiare al Quirinale
i vincitori di medaglie olimpiche con le insegne dell'Ordine al Merito della
Repubblica.
Mi avete riconsegnato un "Tricolore" al quale Voi - vincitori di
medaglie e partecipanti tutti ai Giochi - avete fatto onore.
Ho condiviso con Voi e con tutti gli Italiani giorni di straordinaria passione
sportiva.
La cerimonia di apertura - meglio, le due cerimonie di apertura - sono state
autentici spettacoli in cui l'Italia ha mostrato al mondo i simboli dei suoi
grandi talenti, della sua civiltà, della sua storia, della sua cultura. Una
vetrina prestigiosa per quei valori che hanno costruito la nostra identità di
nazione europea.
Tutte le televisioni del mondo, seguite da quasi due miliardi di telespettatori,
hanno trasmesso la bellezza e le suggestioni di quelle rappresentazioni.
La città di Torino ha espresso le sue virtù di antica capitale.
Torino e tutto il Piemonte si sono aperti all'accoglienza, arricchendo di eventi
culturali lo svolgimento delle gare.
I Piemontesi hanno vissuto con slancio ed entusiasmo questa esperienza, in una
regione rinnovata, nella quale lo splendido patrimonio artistico è stato
valorizzato dalla costruzione di infrastrutture e di impianti tecnologicamente
avanzati.
Le immagini delle Alpi maestose e delle valli, dei campanili e delle torri dei
piccoli Comuni che hanno ospitato i giochi sono state sotto gli occhi di
centinaia di milioni di spettatori. Abbiamo mostrato le nostre qualità
migliori: creatività, cura sapiente dell'organizzazione, tecnologia di
altissimo livello, straordinaria partecipazione umana. Nel corso di questi
Giochi, l'Italia ha saputo esprimere il meglio di sé, come è solita fare nei
momenti di difficoltà.
Dobbiamo rifarci a quello spirito, uno spirito che ci ha consentito di
divenire uno dei paesi più industrializzati del mondo, protagonista del
processo di unificazione europea, impegnato nella comunità internazionale a
costruire nella pace, nella solidarietà, nel rispetto delle diverse identità
dei popoli, l'umanesimo del terzo millennio.
Le Olimpiadi, simbolo della civiltà umana, della fratellanza profonda degli
uomini senza distinzione di razza e di etnia, sono state una dimostrazione di
questa profonda condivisione. Gli sport di cui siete campioni sono sport non
ricchi di sponsorizzazioni e di flussi pubblicitari. Sono sport che richiedono
quindi una volontà ancora più forte. Hanno una particolarità in più: recano
un messaggio di amore e di rispetto per la nostra bella terra, in un intreccio
unico fra sport, ambiente e cultura. Una caratteristica che esalta le virtù
della nostra identità!
Con la passione, con la costanza, con la disciplina, con il confronto leale
avete dimostrato che si possono raggiungere risultati di crescita e di
avanzamento in tutti i settori della nostra vita comune, dal mondo del lavoro a
quello delle imprese, alla scuola, alle università, alla ricerca, vero motore
di progresso e di sviluppo. Per i nostri ragazzi, per i ragazzi che sono qui con
il Progetto Giovani oggi, Voi siete un modello. Un modello di impegno, di
serietà, di responsabilità, un modello positivo di affermazione e di successo
che passa attraverso la volontà e il sacrificio.
Una volontà e un sacrificio ancor più straordinari, come quelli di voi atleti
paralimpici che, abituati a vivere lontani dai riflettori, come dice il Vostro
Presidente Pancalli, avete dimostrato e continuerete a dimostrare come si
affrontano e si superano difficoltà che possono sembrare insormontabili.
Non dimenticherò mai l'incontro con Voi al Villaggio olimpico. Mi trasmetteste
la forza interiore che Vi anima, che Vi permette non solo di superare
limitazioni fisiche nella pratica sportiva, ma di vivere la vita di tutti i
giorni con pienezza di sentimenti, con gioia.
Care ragazze, cari ragazzi,
le Vostre conquistate medaglie, i Vostri successi sono una risposta forte
all'indifferenza e all'apatia.
La Repubblica Vi è grata e Vi testimonia la sua gratitudine con queste
onorificenze che ho il piacere di consegnarVi. Un omaggio alla gioia,
all'allegria, alla bellezza, all'energia vitale di cui avete saputo renderci
partecipi. So che molti di Voi appartengono alle Forze Armate e alle Forze
dell'Ordine. La Vostra è una straordinaria tradizione agonistica che rafforza
il rapporto fra Stato e società civile, fra Stato e territorio e che deve
proseguire nello stesso percorso di prestigio e di successi.
A nome di tutti gli Italiani Vi rinnovo la mia ammirazione, il mio plauso ed il
mio ringraziamento.
Viva lo sport italiano, viva l'Italia!