DISCORSO DEL
PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
CARLO AZEGLIO CIAMPI
AGLI AMBASCIATORI RESIDENTI ALL'ESTERO,
IN OCCASIONE DELLA CERIMONIA DI PRESENTAZIONE
DELLE LETTERE CREDENZIALI
Palazzo del Quirinale, 23 marzo 2006
Signori Ambasciatori,
è con vivo piacere che ricevo oggi le vostre Lettere Credenziali.
L'Italia vi accoglie con sincera amicizia, fiduciosa che la vostra azione darà un contributo significativo allo sviluppo dei rapporti bilaterali con ciascuno dei vostri Paesi: in campo politico, economico, culturale, nella cooperazione allo sviluppo. La vostra residenza fuori dal territorio italiano non attenua lo slancio nello svolgimento delle alte mansioni diplomatiche che a voi fanno capo. La cerimonia di oggi indica il desiderio condiviso di accrescere la collaborazione tra i nostri Paesi, di approfondire un dialogo di sostanza sempre più essenziale nel mondo globalizzato contemporaneo.
Ci unisce tutti la consapevolezza della complessità delle sfide cui l'umanità si trova oggi di fronte, dalla promozione della democrazia e dei diritti umani, alla lotta alla povertà ed alla salvaguardia del pianeta, al contrasto al terrorismo internazionale. Siamo altresì uniti nella determinazione ad affrontare con unità d'intenti queste sfide, per perseguire con vigore l'obiettivo comune del progresso civile, economico e sociale dell'umanità.
Molti di voi risiedono nell'Unione Europea, interlocutore primario per i vostri Paesi. Di essa l'Italia è membro fondatore ed è sostenitore convinto del progetto unitario che ne informa l'identità. Un'Europa più forte e coesa al suo interno è anche in grado di esprimere meglio la sua vocazione internazionale, di rinnovare la propria visione fondata sulla centralità della persona umana, sul rispetto del diritto e su uno sviluppo equo e sostenibile.
Provenite da continenti diversi con i quali l'Europa intrattiene rapporti di amicizia e solidarietà, collabora nel mantenimento della pace e della stabilità internazionali: - l'Africa, che vuole diventare protagonista di una nuova stagione di sviluppo e di democrazia, con il sostegno sempre più ampio della comunità internazionale; - l'Asia, che sta sperimentando una impetuosa crescita economica ed è destinata a svolgere un ruolo sempre più rilevante anche nel contesto politico internazionale; - l'America Latina, dove si è radicato l'impegno volto a coniugare democrazia, sviluppo economico e giustizia sociale; - l'Oceania, dove culture diverse offrono un esempio di convivenza pacifica, nella tolleranza e nel rispetto reciproco.
La diversità delle nostre culture di appartenenza non costituisce un fattore di divisione. E' invece un ulteriore stimolo a sviluppare un dialogo fecondo tra le nostre nazioni, fondato sulla condivisione dei valori universali di pace, solidarietà e rispetto reciproco.
Questi principi sono stati codificati nella Carta delle Nazioni Unite oltre sessant'anni fa. Da allora si sono radicati nel vivere comune, si sono impressi nelle coscienze di tutti i popoli civili. La riforma dei meccanismi societari ne dovrà perfezionare il funzionamento, migliorando l'efficacia del metodo multilaterale. L'Italia auspica soluzioni democratiche e consensuali, che tengano nella dovuta considerazione le esigenze dei Paesi in via di sviluppo e riconoscano adeguatamente il crescente ruolo delle organizzazioni regionali.
Nell'espletamento delle vostre funzioni, sono certo che troverete in Italia, sia nelle Istituzioni che nel settore privato, interlocutori capaci di comprendere le vostre esigenze e di contribuire al consolidamento della collaborazione bilaterale. Sono anche certo che riuscirete a rendervi interpreti delle aspettative dell'Italia e che vi adopererete per favorire nei vostri Paesi una maggiore conoscenza dell'Italia contemporanea.
Nell'augurarvi ogni successo nello svolgimento della vostra missione, vi rinnovo i sentimenti di amicizia del popolo italiano, unitamente all'incoraggiamento ad impegnarvi con passione per il rafforzamento dei vincoli di collaborazione tra i vostri Paesi e l'Italia.