Palazzo del Quirinale 06/04/2006

Intervento del Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi durante l'incontro con il Dott. Ivan Malavasi, Presidente della Confederazione Nazionale dell'Artigianato e della Piccola e Media Industria e il Dott. Natalino Giorgio Guerrini, Presidente della Confartigianato

 

INTERVENTO DEL
PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
CARLO AZEGLIO CIAMPI
DURANTE L'INCONTRO CON IL DOTT. IVAN MALAVASI
PRESIDENTE DELLA CONFEDERAZIONE NAZIONALE DELL'ARTIGIANATO
E DELLA PICCOLA E MEDIA IMPRESA
E IL DOTT. NATALINO GIORGIO GUERRINI
PRESIDENTE DELLA CONFARTIGIANATO

Palazzo del Quirinale, 6 aprile 2006

Amici carissimi,
un particolare saluto ai Sindaci che rappresentano alcuni dei nostri Comuni dove è più sviluppata, più nobile e antica la tradizione dell'artigianato. Vedo sempre volentieri i Sindaci con le loro magnifiche fasce tricolori.
Un ringraziamento vivissimo ai Presidenti Malavasi, Guerrini E Collina per le espressioni cortesi che hanno voluto rivolgermi E ringrazio tutti voi così numerosi in questa sala del Quirinale che testimoniate, con la vostra presenza, un autentico attaccamento alle Istituzioni della Repubblica.

Voi tutti rappresentate un universo produttivo - quello dell'artigianato e della piccola e media impresa - che assomma in sé ed esprime le caratteristiche migliori dell'Italia, come popolo e come nazione.

L'artigiano e il piccolo imprenditore vivono fra la gente e in funzione della gente, nei quartieri delle città, nelle piazze dei paesi.

Ci è stato qui ricordato, poc'anzi, come e quanto la laboriosità, l'inventiva, la tenacia degli artigiani abbiano contribuito alla ripresa, lenta e faticosa all'inizio, della vita di ogni giorno nell'Italia distrutta e depressa del dopoguerra.

Oggi, a sessant'anni da quei giorni terribili e dolorosi, il nostro artigianato e la nostra piccola e media impresa costituiscono un crogiuolo di inventiva, di eleganza, di raffinatezza.

L'artigianato lega insieme territorio, economia e cultura, riversando nei suoi prodotti i tratti caratteristici e distintivi dei luoghi ove essi vengono creati.

Il piccolo imprenditore, l'artigiano sono depositari di tradizioni che ancora oggi si tramandano in molti casi di padre in figlio, consolidando esperienze di intelligenza creativa che costituiscono molto spesso il vanto delle città e dei paesi dove essi operano.

Non dimentichiamo l'importanza che nella storia d'Italia ha avuto la bottega dell'artigiano, il rapporto che si creava, rapporto che era etico e pedagogico fra il maestro, il mastro, il magister e l'apprendista; quanto questo abbia significato nella storia, nella cultura e nell'arte italiana; l'apprendista che spesso diventava poi, a sua volta, maestro e superava il maestro. Ancora oggi il vostro ruolo ha questa importanza che ha radici in una lunga tradizione nella storia d'Italia.

Il prodotto e il lavoro italiano di qualità hanno bisogno certamente, come è stato qui ricordato, di una tutela più efficace di fronte alla pesante influenza di fabbricazioni estere a basso costo.

Certo, la difesa del prodotto italiano risiede, in primo luogo, nella qualità e nella sua inimitabilità. Ma ciò non basta a garantire al "made in Italy" il mantenimento e l'incremento dei livelli produttivi.

Occorrono, quindi, grande attenzione a questo problema, un monitoraggio continuo del fenomeno, interventi coordinati, precisi e costanti. La salvaguardia del prodotto italiano non ha bisogno di misure protezionistiche, ma soltanto di garanzie, soprattutto nei confronti delle troppo numerose "piraterie" che in molte parti del mondo stravolgono e depauperano l'originalità dei nostri prodotti, con grave danno per le nostre imprese e per la nostra economia.

Questa azione va inserita in uno spazio continentale di politica industriale e, a questo proposito, va giudicata positivamente la presenza a Bruxelles, risalente a trent'anni orsono, di una rappresentanza dell'artigianato che, come ha detto il Presidente Malavasi, testimonia la fiducia dei piccoli e medi imprenditori italiani "nei significati dell'Unione europea".

Il presidente Guerrieri ha richiamato l'articolo 45 della Costituzione ed ha ricordato la figura del Costituente professor Michele Gortani.

Il secondo comma dell'articolo 45 della Costituzione dà rilievo di massimo rango giuridico all'artigianato e sancisce l'impegno, l'obbligo per la Repubblica - lo Stato, le Regioni, gli enti locali, secondo le rispettive competenze - di provvedere alla sua tutela e al suo sviluppo. Rileggiamolo insieme quel secondo comma dell'articolo 45. Così suona: "La legge provvede alla tutela e allo sviluppo dell'artigianato". Poche parole ma chiare e nettamente definite.

Un ringraziamento particolare desidero infine rivolgere al presidente dell'Associazione italiana Città della Ceramica, ingegner Stefano Collina. Anzi, è colpa sua se sono entrato in questa sala con qualche minuto di ritardo perché mi sono attardato nella sala adiacente ad ammirare quella bellissima mostra che avete improvvisato di pezzi straordinari e significativi della ceramica italiana provenienti dalle varie regioni d'Italia. Mi sono fatto mostrare il marchio che viene applicato su ogni pezzo delle nostre ceramiche, che deve costituire salvaguardia nei confronti delle imitazioni, della pirateria. Lei, ingegner Collina rappresenta qui, nell'universo dell'artigianato e della piccola e media impresa, un'attività - quella della ceramica d'arte - che esprime in modo eminente la tradizionale raffinatezza italiana, nella diversità delle mille botteghe.

Infine, una parola di vivo compiacimento per il riconoscimento che il Comune di Roma ha inteso tributare alla memoria e all'opera di Manlio Gelmozzi, fondatore della Confartigianato, dedicando a lui una via, come il presidente Guerrini ci ha ricordato per sottolineare questo stretto legame fra l'artigianato e il tessuto sociale ed economico della città di Roma.

E' stato questo un atto doveroso e condiviso di omaggio, indirizzato, nella memoria della persona, a un settore del mondo del lavoro - quello dell'artigianato e della piccola e media impresa - che costituisce il robusto ed essenziale tessuto connettivo del nostro apparato produttivo.

A tutti voi presenti in questa sala, anche con l'invito a trasmetterlo a coloro che rappresentate, i miei più fervidi auguri di sempre maggiori successi e, soprattutto, vi raccomando di continuare ad aver fiducia ella vostra opera e di essere orgogliosi, e di dimostrare di essere orgogliosi, di avere avuto la fortuna di essere nati in questo Paese, nella nostra Italia. Grazie.