Roma, Palazzo del Quirinale 31/12/1954

MESSAGGIO DI FINE ANNO AGLI ITALIANI DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA LUIGI EINAUDI Palazzo del Quirinale 31 dicembre 1954

L'ALBA DEL NUOVO ANNO TROVA LA NOSTRA PATRIA VIEPPIÙ IMPEGNATA NELLA VASTA OPERA DI PERFEZIONAMENTO E DI SVILUPPO DEL COMUNE PATRIMONIO DI BENI MORALI E MATERIALI . SE NELL'ANNO CHE LASCIAMO DIETRO A NOI, ACCANTO A SEGNALATE CONSOLAZIONI, PRIMA FRA TUTTE QUELLA ARRECATACI DALLA RESTITUZIONE DI TRIESTE, CI SONO STATE RISERVATE NUOVE PROVE CRUDELI (A VOI SPECIALMENTE RICORRE QUI IL MIO PENSIERO, O POPOLAZIONI DEL SALERNITANO COSÌ DURAMENTE PERCOSSE DALLA SCIAGURA) NON PUÒ NON CONFORTARCI IL SANO EQUILIBRIO RIAFFERMATO DAL NOSTRO POPOLO SIA NELLA BUONA CHE NELL'AVVERSA FORTUNA. PERCHÈ, NELLE ALTERNE VICENDE DELLA PATRIA, GLI ITALIANI HANNO ANCORA UNA VOLTA DIMOSTRATO DI SAPER TEMPRARE LE LORO VOLONTÀ E TENDERE LE LORO ENERGIE VOLTE ALLA ELEVAZIONE DELLA VITA NAZIONALE. E' DUNQUE CON ANIMO FIDUCIOSO CHE CI APPRESTIAMO AD ACCOGLIERE L'ANNO CHE VIENE; FIERI DELLE FATICHE COMPIUTE, DECISI A SANARE QUELLE CHE SIANO STATE LE MANCHEVOLEZZE DEL PASSATO, CONSAPEVOLI DEI DOVERI CHE CI ATTENDONO, SOSTENUTI SEMPRE DAL PENSIERO CHE L'ATTIVITÀ QUOTIDIANA DI OGNUNO DI NOI - ANCHE LA PIÙ OSCURA PURCHÈ INSPIRATA A RETTITUDINE - NON SI ESAURISCE IN SE STESSA, MA CONCORRE AL BENE COMUNE, COOPERANDO AD ASSICURARE AL NOSTRO PAESE IL POSTO CHE GLI SPETTA NEL CONSORZIO DEI POPOLI AMANTI DELLA LIBERTÀ E SOLLECITI DEL CIVILE PROGRESSO. A VOI CHE, NEL CALORE DEGLI AFFETTI PIÙ TENERI, IN QUEST'ORA SUSCITATRICE DI MEMORIE E DI PROPONIMENTI, VOLGETE IL PENSIERO A UN PIÙ FELICE DOMANI, GIUNGA IL MIO AUGURIO CHE IDDIO VOGLIA CONCEDERE ALLE VOSTRE CASE E ALL'ITALIA NOSTRA TUTTA UN NUOVO ANNO FECONDO DI SERENITÀ E DI ELETTE SODDISFAZIONI.