Avezzano 06/07/2019

Intervento del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione del 750° anniversario della Battaglia di Tagliacozzo tra Corradino di Svevia e Carlo I D’Angiò

Desidero rivolgere un saluto cordiale a tutti i presenti, all’Ambasciatore di Francia – ringraziandolo per la sua presenza – al Presidente della Regione, al Presidente della Provincia, al Commissario di Avezzano, ai Sindaci presenti e ai parlamentari.

Un saluto intenso al Sindaco di Tagliacozzo e alla Signora Sindaco di Scurcola Marsicana.

Questa mattina abbiamo seguito un percorso culturale. A Tagliacozzo, scoprendo il monumento a Dante, abbiamo ascoltato – letti da una giovane studentessa – i versi della Divina Commedia con cui Dante ricorda quell’evento di settecentocinquant’anni fa. A Scurcola Marsicana abbiamo ascoltato un brano musicale, composto per ricordare e trasmettere con efficacia - come ha fatto – l’impressione di quella battaglia.

Qui ad Avezzano abbiamo ascoltato – e li ringrazio molto - due storici che ci hanno raffigurato con grande efficacia e puntualità il significato di quell’evento e di quel che è avvenuto dopo.

Ringrazio il Professor Colapietra e il Professor Grossi per le loro considerazioni.

Abbiamo seguito un percorso di letteratura, di musica, di storia.

Quando il Dottor Gianni Letta - che ringrazio molto per le sue parole - si è fatto tramite della sollecitazione a partecipare con tutti quanti a questa rievocazione, ho accettato volentieri perché sapevo che avremmo incontrato, tutti insieme, la ricchezza di questo territorio, sul piano storico, artistico, di bellezze naturali, di fierezza della gente che da sempre lo abita e lo vive.

E questa è una considerazione che sottolinea un primo aspetto che vorrei riprendere: quello dell’importanza dell’intero territorio del nostro Paese, particolarmente delle sue aree interne. Il nostro è un Paese ricco di comunità, di storie particolari, di apporti culturali e artistici straordinari che vengono da ogni suo piccolo elemento territoriale.

Questa è la ricchezza dell’Italia. Non a caso, in tutto il mondo è apprezzata per il suo immenso patrimonio storico, artistico e culturale.

Ciò significa, però, per le nostre istituzioni, difendere questa articolazione e quindi avere presente costantemente l’importanza della tutela delle zone interne, di quel che rappresentano, non soltanto nella storia, ma nel presente e nel futuro del nostro Paese.

C’è un altro aspetto - anch’esso già toccato poc’anzi – che vorrei riprendere.

Mi ha colpito vedere nel filmato la dedica a Tagliacozzo di una strada a Carlo D’Angiò e di un’altra a Corradino. Nella visione storica, il Comune ha recuperato complessivamente la storia in maniera unificante, superando la contrapposizione tra angioini e imperiali, con questo desiderio di unità. E’ quello che emerge dalla lettura dei passi della Divina Commedia e dalla collocazione in quel canto particolare.

Questa è una sollecitazione che emerge, che è costante nel nostro Paese, e che il nostro Paese avverte in tutti i suoi cittadini: l’esigenza di unità, di percorso comune, di crescita insieme dei nostri concittadini, di ogni parte del nostro Paese, di tutta l’Italia, in questa grande avventura che è l’integrazione europea.

Questo è il messaggio che esce da questa mattinata qui, di cui ringrazio molto, perché sottolinea l’importanza dei territori delle zone interne del nostro Paese e l’importanza della crescita comune dell’Italia.

Auguri.