Ringrazio molto il Sindaco per le parole di accoglienza e per le considerazioni interessanti e significative che ha svolto. Lo ringrazio anche per aver promosso e organizzato questo incontro con la cittadinanza di Vo’, oggi capitale d’Italia per la scuola.
Vorrei anche - e soprattutto - ringraziare il Sindaco per quanto è stato fatto durante l’emergenza sanitaria. Lo ringrazio per la sua attività di Sindaco, come rappresentante di questa comunità cittadina.
Siete stati investiti per primi dal dolore di un lutto, dalla prima vittima, cui poi ne sono seguite altre due. E rinnovo ai familiari la solidarietà di tutti quanti per il loro dolore.
Avete affrontato per primi in Italia, insieme ad altri Comuni della zona rossa, l’impatto con questo pericolo improvviso, imprevisto, sconosciuto. Sconosciuto anche alla scienza, che ne ignorava i caratteri, la capacità di diffusione, le modalità di evoluzione e di sviluppo. E di fronte a questo pericolo avete affrontato, nei giorni di collocazione in zona rossa, le responsabilità con grande serietà, con grande dignità, con senso di responsabilità.
E di questo desidero ringraziarvi molto. Perché questi sentimenti, questi atteggiamenti che avete manifestato in quei giorni - e che il Sindaco ha poc’anzi ricordato - sono stati poi fatti propri da tutt’Italia durante la chiusura totale delle attività.
Siete stati l’avamposto del nostro Paese, insieme agli altri Comuni della zona rossa, rispetto all’immane pericolo che si è profilato e che non è ancora concluso. Vi ringrazio per questo.
Questa reazione, questo comportamento di grande serietà e responsabilità lo avete svolto, assunto, realizzato e messo in opera per quel che poc’anzi il Sindaco ha ricordato: la solidarietà tra di voi, l’impegno di tanti, di tutta la cittadinanza, l’impegno dei pochi dipendenti comunali, dei volontari non numerosi della Protezione civile e del Corpo Alpini, dei consiglieri comunali, dei giovani medici che qui hanno operato in quei giorni. Ma è stata una scelta di responsabilità, di aiuto comune e vicendevole di tutta la cittadinanza. Questo è il modo per rispondere a pericoli così grandi; è l’unico modo per battere questi pericoli.
Oggi la riapertura dell’anno scolastico a Vo’ significa proprio quel che il Sindaco ha appena detto: che avete vinto questo confronto, avete vinto lo scontro con la malattia.
Occorre ancora avere grandi precauzioni e serietà di comportamenti. Ma quello che oggi è avvenuto qui – la riapertura delle scuole – è un segno del rilancio del Paese che anche su questo punto segue quel che è avvenuto qui a Vo’, cioè la riapertura in pieno del ritmo della vita dopo il periodo di chiusura e di sofferenza.
Vorrei riprendere un’altra cosa che il Sindaco ha detto poc’anzi sulla collaborazione tra le istituzioni nei vari livelli, condizione indispensabile per rendere efficace l’azione di contrasto nei confronti dei grandi pericoli a garanzia di tutti.
Il nostro Paese ha bisogno di sviluppare sempre più un suo tradizionale valore che è il senso di comunità.
La solidarietà per il nostro Paese è un valore tradizionale che qualche volta si è appannato, ma che in questa emergenza sanitaria è stato riscoperto in tutto il suo valore e l’indispensabile bisogno che ne abbiamo.
Questo è ciò che lega il nostro Paese come comunità di vita e che consente di superare ogni difficoltà, particolarmente quelle più insidiose, più grandi, come quelle che abbiamo attraversato e stiamo ancora affrontando.
Vi ringrazio di questo incontro in questa bella piazza che, con la scuola che abbiamo appena lasciato, rappresenta uno dei punti nevralgici della vostra cittadina che ha tanti altri posti interessanti, come le belle ville che sono nel suo territorio, e la lunga storia, come la Vadum romana, che qui è leggibile nelle sue varie frazioni.
Vi ringrazio di questo incontro. Ringrazio il Sindaco di averlo promosso e organizzato per potervi ringraziare, perché l’esempio fornito nei giorni dell’emergenza sanitaria dal vostro comportamento è stato un’anticipazione di quel che poi è avvenuto in Italia.
Ma questo esempio è servito molto al nostro Paese.
Grazie per la vostra serietà, per il vostro senso di responsabilità. Auguri per il futuro.