Palazzo del Quirinale 04/11/1983

Messaggio per il 4 novembre, Festa dell'Unità Nazionale

IL COMPITO DELICATO E RISCHIOSO DEL CONTINGENTE ITALIANO IN LIBANO HA COME UNICO SCOPO IL MANTENIMENTO DELLA PACE E LA DIFESA DI INERMI POPOLAZIONI AFFIDATE AL SENSO DELL' ONORE, ALL' UMANITA', AL CORAGGIO DEI NOSTRI UOMINI.

SOLDATI D' ITALIA,CELEBRIAMO OGGI, UNITI, UNA DATA TRA LE PIU' MEMORABILI DELLA NOSTRA STORIA; UNA DATA CHE CI RICORDA LA PROVA DURISSIMA SOSTENUTA 65 ANNI OR SONO DAL NOSTRO POPOLO PER CORONARE L'OPERA DEL RISORGIMENTO RICONGIUNGENDO ALLA PATRIA LE ALTRE TERRE ITALIANE E PER SEMPRE SIGILLANDO, CON IL SANGUE DI OLTRE SEICENTOMILA CADUTI, L' INDIPENDENZA E L' UNITA' DEL PAESE.

NON E' UN CASO SE LA RICORRENZA DI VITTORIO VENETO - GIORNATA DELLE FORZE ARMATE - SIA DEDICATA A VOI, SOLDATI D'ITALIA, A COLORO CHE VI PRECEDETTERO E A QUANTI, DOMANI, SARANNO CHIAMATI AD ASSOLVERE QUEL DOVERE CHE, UNICO TRA TUTTI, LA COSTITUZIONE HA CHIAMATO SACRO.

LA VITTORIA CHE IL NOSTRO ESERCITO CONQUISTO' CON DISPERATA TENACIA ED OFFRI' ALLA NAZIONE INTERA RESTA INFATTI, NONOSTANTE TUTTO, LA PIU' GENEROSA AFFERMAZIONE CHE L'ITALIA ABBIA ESPRESSO NEL CORSO DELLA SUA STORIA UNITARIA.

PER LA PRIMA VOLTA, DOPO MOLTI SECOLI, FU IL NOSTRO POPOLO UNITO A DIFENDERE VITTORIOSAMENTE LA SUA TERRA, GRAZIE AL SACRIFICIO DI UN' INTERA GENERAZIONE, ACCORSA CON SLANCIO GENEROSO SOTTO LE BANDIERE DA OGNI CITTA' E DA OGNI CONTRADA D'ITALIA.

SE RICORDIAMO CON FIEREZZA QUESTA IMPRESA NON E' PER ESALTARE UNA GUERRA CHE FU - COME OGNI GUERRA - CRUDELE, DEVASTATRICE, TRAGICAMENTE IMPOTENTE A RISOLVERE I VERI PROBLEMI DELL' UMANITA'.

BENCHE' DAL PROFONDO DELL' ANIMO LA NOSTRA GENTE RIPUDI LA GUERRA, L' ESERCITO ITALIANO FECE EROICAMENTE IL SUO DOVERE ALLORA, IN DIFESA DELLA PATRIA, COME IN SEGUITO - NEL SECONDO CONFLITTO MONDIALE - QUANDO L' OBBEDIENZA FU PER TUTTI PIU' DOLOROSA E TOCCO' AI NOSTRI GIOVANI SACRIFICARE LA VITA IN UN' AVVENTURA TEMERARIA ED INGIUSTA VOLUTA DA UN REGIME TIRANNICO.

MA NEPPURE IN COSI' TRISTI VICENDE POTE' INFRANGERSI QUELL'IDENTITA' TRA POPOLO ED ESERCITO CHE LA STORIA CI CONSEGNA COME UN BENE TRA TUTTI PREZIOSO E CHE, RINSALDATA ED ESALTATA NELLA RESISTENZA E NELLA LOTTA DI LIBERAZIONE, E' OGGI PREROGATIVA E VANTO DELLE FORZE ARMATE DELLA REPUBBLICA.

DELLE ISTITUZIONI DEMOCRATICHE, CONQUISTATE A COSI' DURO PREZZO LE FORZE ARMATE SONO DUNQUE BALUARDO FEDELE E SALDISSIMO. NON NELL'AGGRESSIONE E NELL'OFFESA, MA NEL PRESIDIO DELL' INDIPENDENZA E DELLA LIBERTA' E' LA LORO MISSIONE; NELLA PROTEZIONE DELLE POPOLAZIONI E NELLA SALVAGUARDIA DELLA PACE IL LORO QUOTIDIANO, DIFFICILE COMPITO.

E' IN PERFETTA ADERENZA A QUESTI PRINCIPI CHE IL CONTINGENTE ITALIANO IN LIBANO ASSOLVE OGGI IL SUO COMPITO DELICATO E RISCHIOSO CHE HA PER UNICO SCOPO IL MANTENIMENTO DELLA PACE E LA DIFESA DI INERMI POPOLAZIONI AFFIDATE AL SENSO DELL' ONORE, ALL'UNANIMITA', AL CORAGGIO DEI NOSTRI UOMINI.

SOLDATI D' ITALIA,

SALUTIAMO CON AFFETTO ED AMMIRAZIONE QUESTI NOSTRI RAGAZZI E RICORDIAMO CON GRATITUDINE SACRIFICI E SOFFERENZE IMPOSTE DA UN' ALTA E NOBILE MISSIONE.

E', QUESTO, IL MODO PIU' DIRETTO E SINCERO PER STRINGERE IN UN SOLO ABBRACCIO, NEL RICORDO REVERENTE DEI CADUTI DI TUTTE LE GUERRE, I REDUCI, I MUTILATI E QUANTI HANNO COMBATTUTO E SOFFERTO PER LA PATRIA.

VIVA LE FORZE ARMATE!

VIVA LA REPUBBLICA!

VIVA L' ITALIA!