"Caro Ministro, l'inizio dell'anno scolastico è evento significativo ed importante, non solo per il mondo della scuola, per i giovani studenti, per gli insegnanti, per le pubbliche amministrazioni, ma per l'intera vita della Nazione.
Come Ella ricorda, lo scorso anno ritenni di dover dare rilievo a questa ricorrenza ricevendo al Quirinale studenti e maestri di alcuni istituti di istruzione della Capitale, intrattenendomi con loro in una conversazione schietta ed aperta, della quale serbo ancora oggi un ricordo bellissimo.
Quest'anno il giorno di inizio dell'anno scolastico mi coglierà in viaggio per una visita di Stato nell'amica Repubblica Federale di Germania, e non mi sarà possibile ripetere, come era nei miei propositi, quell'incontro che fu per me così felice.
Affido perciò a Lei, caro Ministro, perché possa trasmetterlo a tutti coloro che nella scuola vivono ed operano, il mio cordiale commosso saluto augurale.
Quando si parla della scuola si parla dell’avvenire del Paese, delle speranze, delle aspirazioni, dell'impegno di milioni di cittadini, di famiglie, di ragazzi e ragazze che sono protesi a costruire ad un tempo, con il futuro della nostra società, il loro personale destino; si parla del diritto all'istruzione costituzionalmente garantito, dell'obbligo dello Stato repubblicano di assicurare a tutti il godimento pieno di questo diritto. So bene che in passato sono stati commessi errori, che lo Stato non è stato sempre all’altezza del suo difficile compito e che la vita della scuola è da tempo turbata da una seria crisi, nata soprattutto dall'immane crescita della domanda di istruzione, sintomo di per sé di progresso.
Voglio a questo riguardo esprimere un convincimento radicato e profondo: da questa crisi usciremo, perché credo nella nostra gioventù, credo nel corpo docente e nella sua capacità di rinnovarsi e di affinare le proprie qualità, credo nell'impegno delle forze politiche, del Parlamento e del Governo della Repubblica.
Con questi sentimenti, caro Ministro, auguro buon lavoro a tutti gli studenti d'Italia e a tutti coloro che sono impegnati comunque in una posizione di responsabilità, piccola o grande che sia, nel mondo dell'istruzione.
Con amicizia
Suo Sandro Pertini"