Benvenuti al Quirinale. Questo Palazzo, come noto, è la sede della Presidenza della Repubblica e, come tale, ospita una grande quantità di eventi istituzionali di particolare importanza nella vita della Repubblica.
È quindi, insieme, un simbolo dell’Italia, della Repubblica e un luogo dinamico in cui si svolge un’intensa attività di carattere istituzionale e anche di rapporti con la società.
Accanto a questi aspetti, il Quirinale riveste altri profili. Il grande valore storico del Palazzo e del patrimonio artistico che contiene, patrimonio di arte, di arredi. Un patrimonio di grande rilievo, importante che, peraltro, si limitava a contenere le espressioni di arte e di arredi dell’epoca pontificia e dei settantacinque anni in cui il Palazzo è stato residenza della monarchia.
Erano assenti le espressioni artistiche dei settantacinque anni della Repubblica, di questi primi settantacinque anni della Repubblica.
È apparso necessario quindi, e anche doveroso, adeguare la configurazione del Quirinale, integrando il suo patrimonio artistico e di arredi con espressioni dell’arte contemporanea, del design contemporaneo: con opere d’arte contemporanea, che così bene ha illustrato poc’anzi il filmato, e con oggetti e arredi di design contemporaneo, anch’essi ben illustrati nel filmato.
Anche perché l’arte, con la sua creatività, provvidenzialmente non si ferma. Continua a fornirci e a donarci opere, interpretazioni, emozioni. Le istituzioni, realmente collegate con la società e la vita del Paese, hanno il compito – e vorrei aggiungere il dovere - di riconoscerle, di accoglierle.
Questo è il senso dell’operazione “Quirinale Contemporaneo”. Questo adeguamento, questa integrazione del patrimonio del Quirinale è stato realizzato attraverso questa iniziativa, in questi tre anni.
Desidero ringraziare molto, per la sensibilità e la generosa disponibilità, gli artisti viventi, le Fondazioni e gli eredi che conservano il ricordo di artisti che non sono più in vita e le aziende produttrici di oggetti di design.
Così come ringrazio molto coloro che, all’interno del Quirinale, hanno contribuito a progettare, a ideare, a realizzare questa iniziativa. Particolarmente il Segretario generale e l’Architetto Mazzantini.
Nel catalogo che raccoglie, in maniera straordinariamente efficace, le immagini di questo nuovo aspetto, di questo nuovo ambito di patrimonio culturale del Quirinale, è stato scritto che questa operazione è stata fatta con il rispetto della storia del Palazzo. Perché è stata fatta sulla base di una positiva integrazione, ambiente per ambiente, di opere d’arte antiche e di opere contemporanee, di oggetti di arredamento antichi e di arredi contemporanei, nel rispetto della storia passata e della storia presente del Quirinale.
Vi auguro adesso un buon giro del Palazzo per verificare direttamente l’effetto di questa integrazione che il Palazzo ha ricevuto e che dà atto ai nostri artisti, ai nostri progettisti di design, di quanto contribuiscono alla crescita culturale del Paese.
Grazie e auguri.