C o m u n i c a t o
In occasione della ricorrenza del Giorno dell'Unità Nazionale e Giornata delle Forze Armate, si è svolta nel Cortile d’Onore del Quirinale, alla presenza del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, la cerimonia di conferimento delle decorazioni dell’Ordine Militare d’Italia alle Bandiere di Guerra.
Erano presenti il Ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, il Capo di Stato Maggiore della Difesa, Enzo Vecciarelli e i Capi di Forza Armata.
Il Capo dello Stato ha proceduto alla consegna delle Croci di "Cavaliere" dell'Ordine Militare d'Italia alla Bandiera di Guerra del 9° Reggimento Fanteria "Bari", alla Bandiera di Guerra del Reggimento Lagunari "Serenissima", alla Bandiera di Guerra del 6° Stormo dell'Aeronautica Militare, alla Bandiera di Guerra del 4° Stormo dell'Aeronautica Militare, alla Bandiera di Guerra del 1° Reggimento Carabinieri Paracadutisti "Tuscania", alla Bandiera di Guerra del 7° Reggimento Carabinieri "Trentino Alto Adige" e alla Bandiera di Guerra del 13° Reggimento Carabinieri "Friuli Venezia Giulia.
Ecco le motivazioni:
Bandiera di Guerra del 9° Reggimento Fanteria “Bari” - Fedele alle antiche virtù di coraggio e audace valore, il 9° Reggimento Fanteria “Bari” è stato impiegato dal teatro operativo balcanico a quello afghano, garantendo sempre una eccezionale cornice di sicurezza alla popolazione, alle Istituzioni locali e a tutte le organizzazioni internazionali presenti nei territori controllati, ponendosi quale fulgido esempio di unità coesa e fortemente motivata.
Straordinaria espressione di nobili ideali, ha mostrato fermezza morale, consapevole coraggio ed elevate virtù militari, contribuendo ad esaltare il prestigio dell’Esercito e dell’Italia nel contesto internazionale. (Kosovo, 2008 - 2010 e Afghanistan, 2018).
Bandiera di Guerra del Reggimento Lagunari “Serenissima” - Reggimento impiegato in territorio afghano, in una regione caratterizzata da altissima instabilità e diuturno stato di conflitto, conduceva numerose audacissime imprese raggiungendo brillanti risultati operativi, dando prova di ferrea abnegazione, spirito d’iniziativa e perspicace azione militare.
Operava con valoroso impegno, offrendo costante esempio di altissima professionalità, fermezza e slancio.
Reggimento custode di straordinari valori ha contribuito al lustro e al prestigio dell’Italia nel contesto internazionale, meritando l’apprezzamento della Nazione e il riconoscimento dei Paesi alleati. (Farah - Afghanistan, 2010 – 2011) e (Herat - Afghanistan, 2019).
Bandiera di Guerra del 6° Stormo dell’Aeronautica Militare - Prestigioso Stormo dell’Aeronautica Militare, dalle gloriose tradizioni, impiegato ripetutamente nei principali Teatri di crisi al servizio della Comunità internazionale, in più occasioni sin dal 2014, ha partecipato con il suo personale ed i suoi velivoli all’operazione Prima Parthica sui cieli dell’Iraq, eseguendo missioni di ricognizione aerea diurne e notturne a diretto supporto dell’attività di contrasto al terrorismo islamico in terra irachena.
Il coraggio, il valore, le spiccate virtù militari, l’amor patrio, lo straordinario spirito di sacrificio e la professionalità di tutto il personale del Reparto hanno permesso di raccogliere e analizzare dati e immagini su un elevatissimo numero di obiettivi al suolo, fornendo un determinante contributo alla sicurezza della popolazione irachena e delle truppe di Coalizione con straordinari risultati, riscuotendo unanimi apprezzamenti in ambito internazionale. (Cieli dell’Iraq, 2014 - 2020).
Bandiera di Guerra del 4° Stormo dell’Aeronautica Militare - Prestigioso Stormo dell’Aeronautica Militare, dalle gloriose tradizioni, impiegato senza soluzione di continuità nei vari teatri di crisi al servizio della comunità internazionale, ha operato nell’ambito dell’operazione Unified Protector in Libia, Inherent Resolve in Iraq e in varie attività di Polizia Aerea in zona ai confini dell’area dell’Alleanza Atlantica, assicurando la difesa dello spazio aereo Italiano e, dal 2004, della Slovenia.
Impegnato, in collaborazione con altri Stormi, nell’operazione Prima Parthica ha operato con missioni di ricognizione aerea diurne e notturne a diretto supporto dell’attività di contrasto al terrorismo islamico.
Reparto designato ad effettuare operazioni aeree di Personal Recovery in supporto a missioni di recupero e salvataggio di personale rimasto isolato in aere di crisi, assicura la formazione e l’addestramento dei Piloti della Linea Eurofighter.
Il valore, le spiccate virtù militari, lo straordinario spirito di sacrificio che da sempre contraddistinguono il Personale del 4° Stormo hanno permesso di totalizzare un elevatissimo numero di ore di volo in operazioni reali e missioni addestrative, conseguendo straordinari risultati e riscuotendo unanimi apprezzamenti in ambito internazionale. (Cieli della Libia, dell’Iraq e dell’Alleanza Atlantica, 2011 - 2020).
Bandiera di Guerra del 1° Reggimento Carabinieri Paracadutisti “Tuscania” - Reggimento Carabinieri, nel solco delle più fulgide tradizioni dei Reparti paracadutisti, con ammirevole impegno assolveva la missione affidata all’Arma per la tutela delle Rappresentanze diplomatiche nazionali all’estero. Dalle terre balcaniche ai territori iracheni e afgani, in condizioni ambientali spesso critiche, salvaguardava le attività del Corpo diplomatico, distinguendosi, per fermezza e abnegazione, quale prezioso strumento militare a disposizione dei Capi Missione, nella conduzione di delicate operazioni di evacuazione di connazionali.
In particolare, nel 1991, a seguito della recrudescenza della guerra civile in Somalia, assicurava il rientro in Patria di 800 cittadini italiani.
L’instancabile e meritorio impegno rendeva testimonianza del coraggio e delle capacità del Reparto, che guadagnava il plauso internazionale, accrescendo così il lustro delle Forze Armate italiane e della Nazione. (Territorio estero, 1982 – 2020).
Bandiera di Guerra del 7° Reggimento Carabinieri “Trentino Alto Adige” - Reggimento Carabinieri confermava la grande capacità professionale e il valore del proprio personale, assolvendo con ammirabile coraggio e perizia la missione affidata all’Arma per la tutela di numerose Rappresentanze diplomatiche all’estero. Validissimo strumento militare a disposizione dei Capi missione, salvaguardava lo svolgimento delle attività del Corpo diplomatico anche in condizioni ambientali particolarmente critiche.
L’instancabile e meritorio impegno rendeva testimonianza della tenacia e della fermezza del Reparto che, assicurando l’esercizio delle relazioni diplomatiche, guadagnava il plauso internazionale, accrescendo così il lustro delle Forze Armate italiane e della Nazione. (Territorio estero, 2005 - 2020)
Bandiera di Guerra del 13° Reggimento Carabinieri “Friuli Venezia Giulia” - Reggimento Carabinieri confermava la grande capacità professionale e il valore del proprio personale, assolvendo con ammirabile coraggio e perizia la missione affidata all’Arma per la tutela di numerose Rappresentanze diplomatiche all’estero. Validissimo strumento militare a disposizione dei Capi missione, salvaguardava lo svolgimento delle attività del Corpo diplomatico anche in condizioni ambientali particolarmente critiche.
In particolare in Congo, nel corso di un attacco armato, un Carabiniere del Reggimento immolava la propria vita nello strenuo tentativo di proteggere l’Ambasciatore italiano, anch’egli deceduto. L’instancabile e meritorio impegno rendeva testimonianza della tenacia e della fermezza del Reparto che, assicurando l’esercizio delle relazioni diplomatiche, guadagnava il plauso internazionale, accrescendo così il lustro delle Forze Armate italiane e della Nazione. (Territorio estero, 2001 - 2021).