Berlino 19/07/2006

Appunti del Presidente Horst Kohler per l'incontro con la stampa dopo il colloquio con il Presidente Napolitano

Appunti per l'incontro comune con la stampa dopo il colloquio con il Presidente Napolitano
 Berlino, mercoledì, 19 luglio 2006

Signor Presidente, Signore e Signori,

- il Presidente Napolitano è venuto in Germania per la sua prima visita ufficiale all'estero dall'inizio del suo mandato. Ringrazio il mio omologo per aver documentato in questo modo l'importanza che l'Italia attribuisce alle relazioni tra i nostri paesi. Tali relazioni sono molto strette ed amichevoli.

- Il Presidente Napolitano ed io abbiamo avuto un colloquio molto intenso incentrato sull'Europa. Sono molto lieto che il Presidente Napolitano continui la buona tradizione italiana e come europeista impegnato, insieme ai partner, voglia dare un contributo all'ulteriore sviluppo del progetto europeo. In questo processo l'Italia ha nella Germania un partner sul quale può contare.

- L'Europa si trova di fronte a grandi sfide. Il compito più urgente ci sembra essere quello di sanare l'evidente frattura tra i cittadini e l'Europa. Poiché questo è il vero problema centrale che grava innanzitutto sulla discussione relativa alla Costituzione dell'UE.

- Il Presidente Napolitano ed io concordiamo sul fatto che l'idea del Trattato Costituzionale sia buona e giusta. Il Trattato comprende molti punti decisivi: per esempio siamo entrambi dell'opinione che l'Europa, se vuole essere all'altezza della sua responsabilità nel mondo, deve poter parlare con una sola voce nell'ambito della politica estera e di sicurezza.

- E' bene che in Italia e in Germania la responsabilità spetti a due governi che lavorano in modo intenso, duramente ed in stretta concordanza per far avanzare il progetto europeo.

- Abbiamo anche parlato dello sviluppo in Medio Oriente. Israele ha il diritto all'autodifesa. Tuttavia sono molto preoccupato per il gran numero di vittime civili e per la distruzione delle infrastrutture. Bisogna fare di tutto per creare le condizioni necessarie per la tregua e per la ripresa delle trattative.