BRINDISI
DEL SIGNOR PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
AL PRANZO DI STATO OFFERTO IN ONORE DEL
PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SLOVACCA
Palazzo del Quirinale, 27 febbraio 2007
Signor Presidente della Repubblica,
Signora Ga?parovicová,
Signori Ministri,
Signore e Signori,
la Sua gradita visita in Italia offre l'occasione per confermare l'amicizia tra i nostri Paesi, uniti da legami politici, economici e culturali caratterizzati da grande intensità e profondità.
Questi rapporti trovano un quadro di riferimento comune e più ampio nell'impegno congiunto in favore dell'integrazione politica dell'Europa. Nostro obiettivo è quello di rendere l'Unione sempre più in grado di rispondere alle esigenze dei propri cittadini, di operare come elemento di stabilità ai propri confini e di farsi promotrice di pace nel mondo.
Questi obiettivi ambiziosi possono essere raggiunti solo attraverso un rafforzamento del quadro istituzionale dell'Unione Europea.
I rappresentanti in Parlamento dei cittadini dei nostri due Paesi hanno condiviso tale scelta, ratificando il Trattato Costituzionale, così come è avvenuto in altri sedici Paesi dell'Unione Europea.
Dobbiamo rispettare la loro volontà, perseguendo senza tentennamenti, e con rinnovata determinazione, le ragioni che militano in favore dell'entrata in vigore della Costituzione Europea. Quel Trattato - riformulando e aggiornando principi, obbiettivi e regole per l'Unione più larga - ha rappresentato il necessario coronamento dell'unificazione dell'Europa nella democrazia e nella pace.
Tra meno di un mese celebreremo il 50mo Anniversario della firma dei Trattati di Roma: questa ricorrenza accomunerà i 27 Stati membri di un'Unione che ha saputo mantenersi vitale ed ampliare, nel suo mezzo secolo di vita, le ragioni che avevano ispirato la lungimirante iniziativa dei padri Fondatori. Queste ragioni sono valide oggi come cinquanta anni fa, di fronte a una realtà internazionale in sempre più rapida trasformazione.
Tra le molte iniziative che avranno luogo in tale ricorrenza, il Quirinale offrirà l'opportunità di cogliere, attraverso un percorso artistico - realizzato con il concorso di tutti i Paesi membri - il profondo senso storico di ciò che ci accomuna. Sarà l'occasione per prendere meglio coscienza della profondità delle radici culturali che uniscono la nostra Europa in un legame antico e, al tempo stesso, sempre attuale.
Slovacchia e Italia trovano oggi, in questi valori comuni, l'ispirazione per un rinnovato impegno sulla scena internazionale. L'azione che i nostri due Paesi sono impegnati a svolgere in seno al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite è volta infatti a rafforzare la dimensione europea dell'impegno multilaterale in favore della pace e dello sviluppo.
Signor Presidente,
I nostri rapporti trovano oggi sempre nuove ragioni di approfondimento, grazie a scambi culturali ed economici sempre più intensi. Le aziende italiane vedono nella Slovacchia non già solamente un mercato di sbocco, ma un partner industriale con il quale lanciare nuove, feconde iniziative.
Mi rallegro di vedere qui questa sera un'autorevole rappresentanza del mondo imprenditoriale dei due Paesi, espressione, sia di piccole e medie imprese dinamiche, che di grandi gruppi industriali e bancari.
La vitalità delle nostre relazioni politiche, culturali ed economiche è l'espressione migliore di un'Europa sempre più integrata, nella quale i giovani slovacchi e italiani sono i protagonisti di una straordinaria esperienza di libertà, di intensa cooperazione e di crescente integrazione.
E' nostro compito ricordare alle giovani generazioni che questa loro esperienza è il frutto di un'Europa che ha saputo pacificamente superare, con la forza delle proprie idee e la fiducia nel grande valore della democrazia, frontiere che troppo a lungo avevano diviso e spesso contrapposto Paesi e popoli.
E' con questo spirito che invito tutti i graditi ospiti ad unirsi in un brindisi al Presidente e alla gentile Signora Ga?parovicová. Levo il calice al Loro benessere personale, alla prosperità del popolo slovacco e all'amicizia dei nostri due Paesi, più che mai vicini nella comune fiducia nell'Europa unita.