Accra 09/07/2007

Brindisi del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, in occasione del Pranzo di Stato offerto dal Presidente della Repubblica del Ghana, John Agyekum Kufuor




BRINDISI DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
GIORGIO NAPOLITANO
IN OCCASIONE DEL PRANZO DI STATO OFFERTO
DAL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA DEL GHANA
JOHN AGYEKUM KUFUOR


Accra, 9 Luglio 2007

Signor Presidente,
Signora Kufuor,
Signore e Signori,

sono particolarmente lieto di restituire la visita di Stato che Ella ha effettuato in Italia lo scorso ottobre. Quella visita ha segnato un momento molto alto nelle relazioni tra Ghana e Italia, ha coronato il costante sviluppo della nostra collaborazione in tutti i settori, ha testimoniato la condivisione dei valori e degli orientamenti ai quali il Ghana e l'Italia si ispirano.

Signor Presidente,
questa mia prima visita in Africa da Capo dello Stato intende rendere omaggio al ruolo importante che il Suo Paese svolge in seno al Continente africano ed all'alta funzione che Ella ricopre attualmente quale Presidente dell'Unione Africana. L'Italia e l'Unione Europea sono convinte che la stabilizzazione politica ed il progresso economico e sociale dei Paesi africani sono strettamente legati al successo dell'azione dell'Unione Africana e delle sue istituzioni.

La comunità internazionale è stata nel passato troppe volte inerte di fronte ai problemi che affliggono l'Africa, poco attiva nel contribuire a promuovere la pace e migliori condizioni di vita nel Continente.
La drammatica incidenza delle aree di crisi sullo sviluppo politico, civile ed economico del Continente devono indurci ad intensificare la collaborazione con le Istituzioni africane che si stanno ora consolidando ed irrobustendo.

Signor Presidente,
desidero esprimerLe il mio convinto apprezzamento per l'encomiabile impegno da Lei personalmente profuso, con determinazione, a favore della pace. Ne è conferma l'azione svolta dal Centro di formazione per operatori di pace intitolato a Kofi Annan, illustre cittadino di questo Paese, un Centro che l'Italia sostiene con convinzione.
Il nostro attuale impegno in seno al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ci offre oggi ulteriori occasioni per coordinare le nostre posizioni in favore della pace e del rispetto dei diritti umani nel mondo.
Le opportunità di sviluppo che si aprono, grazie alla forte crescita dell'economia mondiale, tardano purtroppo a produrre un elevamento del livello di vita per la popolazione africana. L'Italia ha pertanto coerentemente sostenuto l'urgenza di porre i problemi dell'Africa al centro dell'agenda internazionale.
Il processo di globalizzazzione non può tradursi in un più giusto e sostenibile sviluppo senza la piena partecipazione del continente africano ai suoi benefici.
Abbiamo pertanto contribuito attivamente alle decisioni assunte dal Vertice del G8 di Heiligendamm, dove la Sua presenza, Signor Presidente, è stata particolarmente apprezzata.
L'avvio del NEPAD apre nuove prospettive di cooperazione e di crescita per il continente africano. La scelta dell'integrazione economica e politica che caratterizza ed impegna l'Unione Africana è la più valida e lungimirante per mettere a frutto le risorse ed accrescere il peso politico di questo continente. Ci colpisce l'affinità tra gli ideali ed il modello dell'integrazione europea e quelli dell'Unione Africana.
È con questo spirito che auspichiamo un rafforzamento dell'Unione Africana e delle sue Istituzioni, nella convinzione che l'Unione Africana potrà garantire ai Paesi africani successi analoghi a quelli che l'Unione Europea ha prodotto per i suoi membri.

La Presidenza di turno dell'Organizzazione, che Ella ricopre con tanta autorevolezza, si sta decisamente muovendo in tal senso, come ha confermato il Vertice conclusosi nei giorni scorsi qui ad Accra.
Anche la nostra azione in seno all'Unione Europea è volta ad affermare un nuovo partenariato ed una strategia congiunta Europa - Africa. Sentiamo profondamente le nostre responsabilità come europei verso l'Africa, l'esigenza di non limitarci a enunciazioni di carattere generale ma di affrontare concretamente insieme, e con chiare priorità, le tematiche più scottanti per i Paesi africani.
In questo quadro, forte è la nostra attesa per i risultati del prossimo vertice UE-Africa, che deve assolutamente avere luogo a Lisbona in dicembre.
Il Ghana, Signor Presidente, è uno degli esempi positivi più rilevanti di sviluppo economico dell'Africa occidentale. Grazie anche al dinamismo della società civile, è tra i maggiori partner commerciali dell'Italia in Africa.

Grandi opere infrastrutturali sono state realizzate in Ghana da imprenditori italiani, che mostrano ora crescente interesse ad investire nel Suo Paese, anche grazie al suo importante ruolo nell'area dell'Africa Occidentale e più in generale nelle dinamiche economiche del Continente.
Desidero infine sottolineare il fattivo e apprezzato contributo che l'operosa e ben integrata comunità del Ghana in Italia sta dando allo sviluppo civile e economico del mio Paese.

Signor Presidente,

Ghana e Italia condividono i valori fondanti della civiltà e della pacifica convivenza internazionale. Questa comunanza di ideali ci incoraggia a rafforzare ancor più la nostra collaborazione, ad intensificare l'impegno comune per la sicurezza e la stabilità, attraverso lo sviluppo di stretti e costruttivi rapporti fra l'Europa e l'Africa.
Con questi sentimenti, levo il calice al Suo benessere personale e a quello della Signora Kufuor, alla prosperità del popolo ghanese, all'amicizia fra i nostri due Paesi e a legami sempre più fecondi fra l'Europa e l'Africa.