Qatar: Doha 12/11/2007

Visita di Stato del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, nello Stato del Qatar. Incontro con la Comunità italiana


VISITA DI STATO DEL
PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
GIORGIO NAPOLITANO
NELLO STATO DEL QATAR

INCONTRO CON LA COMUNITÀ ITALIANA

DOHA, 12 NOVEMBRE 2007


Ci siamo lasciati con l'Ambasciatore che ci occupavamo di affari europei a Bruxelles. Adesso ci incontriamo, nell'ambito di un stesso impegno a rappresentare l'Italia in Qatar, dove sono in corso processi di modernizzazione e di avanzamento potenziale verso la democrazia.
Posso solo dire che sono rimasto fortemente impressionato dal dinamismo, dalla velocità del processo di modernizzazione, in particolare dall'apertura mentale che caratterizza in particolare lo sforzo che stanno compiendo l'Emiro, la sua consorte e coloro che hanno le massime responsabilità.
Adesso, mi pare che ci sia quasi una corsa verso il Qatar: sono stato preceduto largamente dall'amica Emma Bonino, che è diventata quasi una "qatarina"; prima ancora era venuto il Ministro degli Esteri D'Alema; ed è stata poco fa confermata la visita nel prossimo gennaio del Presidente del Consiglio Prodi.
Crediamo che questo sia un giusto investimento di attenzione e di impegno. Vorrei che lo coglieste come apprezzamento e incoraggiamento per l'opera che qui svolgete anche come comunità italiana.
Questo è un luogo in cui c'è anche competizione tra diversi paesi europei, tra diversi paesi occidentali, e noi vogliamo essere in prima fila in questa competizione, giocare le nostre opportunità, mostrare i nostri talenti, dare i nostri contributi.
Abbiamo appena inaugurato una mostra italiana del design e dello stile, anche con disegni molto interessanti e originali di Leonardo. Parlando con l'Emiro e con la Sceicca Moza ho trovato un straordinario slancio verso l'Italia: amano il nostro paese, e noi, certe volte, non ci rendiamo conto che cosa rappresenti per l'Italia avere questa riserva enorme di simpatia, di attenzione e anche di consapevole riconoscimento di ciò che storicamente rappresentiamo.
Naturalmente non possiamo soltanto far leva sul patrimonio del passato, ma dobbiamo riuscire a dare nuove prove di creatività e di operosità in campo industriale, tecnologico, culturale. È ciò che voi state facendo: comprendo molto bene che siete apprezzati e vorrei esprimervi - davvero con grande convinzione - l'apprezzamento del nostro paese.
È mio compito istituzionale rappresentare, come è scritto nella Costituzione, l'unità nazionale e quindi sono certo di poter parlare a nome di tutta la nostra comunità nazionale al di là di ogni distinzione di parte.
Vorrei anche esprimere un personale apprezzamento per il nostro Ambasciatore che ho visto essere molto ben inserito, riconosciuto, benvoluto: mi pare che questa mattina sia stata la Sceicca Moza a dire che nel Qatar sono stati fortunati ad avere questo Ambasciatore italiano, e siamo stati fortunati anche noi, come siete fortunati anche voi. E insieme con l'Ambasciatore vorrei salutare con riconoscenza tutti i suoi collaboratori.