Lubiana 14/01/2008

Brindisi del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, alla colazione offerta dal Presidente della Repubblica di Slovenia


BRINDISI DEL
PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
GIORGIO NAPOLITANO
ALLA COLAZIONE OFFERTA DAL
PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA DI SLOVENIA
DANILO TÜRK

LUBIANA, 14 GENNAIO 2008


Signor Presidente,

è motivo di grande piacere per me essere oggi in Slovenia.
Innanzitutto mi è particolarmente gradito rinnovarLe personalmente i più sentiti rallegramenti per la Sua elezione a Presidente della Repubblica slovena ed i migliori auguri per lo svolgimento del Suo alto incarico.
Desidero anche esprimere vivissimi auspici di successo della Presidenza dell'Unione Europea, assicurandoLe il pieno sostegno dell'Italia all'impegno della Slovenia in questo semestre.
Appena sedici anni, ma quanti successi in questo breve arco di storia della Slovenia indipendente! Adesione all'Unione Europea ed alla NATOo, ingresso nell' Eurozona e nell'area Schengen, Presidenza dell'Unione; la Slovenia è il primo fra i dodici Paesi di più recente adesione ad assumere tale responsabilità. Sono segni di grande capacità e determinazione del popolo sloveno e di fiducia e rispetto della comunità internazionale nei riguardi di un Paese al quale viene giustamente riconosciuto l'appellativo di virtuoso.
Slovenia e Italia condividono le stesse attese nei riguardi dell'avanzamento del processo di costruzione europea ed il comune impegno, anche con la partecipazione in operazioni di pace sotto l'egida delle Nazioni Unite, per riportare stabilità e sicurezza nelle aree di crisi, a cominciare dalla regione balcanica. Ci uniscono le convinzioni sulla necessità che si affermino ovunque lo stato di diritto ed il rispetto dei diritti umani, sociali, civili e religiosi.
Sono questi valori fondamentali per ogni società, sui quali potrà instaurarsi quel costruttivo dialogo interculturale al quale, giustamente, la presidenza slovena dell'Unione Europea attribuisce carattere prioritario.
Le nostre relazioni bilaterali, che sono eccellenti, intense ed articolate, attraversano una nuova stagione di promettente sviluppo. Penso a settori importanti quali le comunicazioni, le infrastrutture, l'energia, oltre che alla collaborazione regionale e transfrontaliera.
Tali rapporti sono resi ancora più stretti in ragione della presenza nei rispettivi territori di minoranze nazionali, che costituiscono una ricchezza da tutelare ed una opportunità per approfondire ulteriormente il nostro dialogo e la nostra collaborazione.
Slovenia e Italia sono accomunate da antichi vincoli storici e culturali. Questa regione, che nel secolo scorso ha sofferto i totalitarismi ideologici e politici ed ha duramente pagato il prezzo di esperienze belliche dolorose e laceranti, simboleggia oggi il successo di cinquant'anni di cammino dell'integrazione europea. La comune appartenenza all'Unione Europea apre ora ai nostri due Paesi nuove straordinarie opportunità di cooperazione.
Non saremo mai riconoscenti abbastanza verso coloro che, con lungimiranza e generosità, hanno fatto sì che il sogno di pochi divenisse una realtà condivisa. Un patrimonio di pace, democrazia, sviluppo, stabilità e sicurezza che dobbiamo salvaguardare e rafforzare, trasmettendolo orgogliosamente alle più giovani generazioni.

Signor Presidente,
con questo spirito, facendomi interprete dei sentimenti sinceri del popolo italiano, levo il calice alla Sua salute, al benessere del popolo sloveno ed all'amicizia fra i nostri due Paesi.