Mosca 16/07/2008

Brindisi del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitanoal Pranzo di Stato offerto dalPresidente della Federazione RussaDmitry Anatolyevich Medvedev

BRINDISI DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
GIORGIO NAPOLITANO
AL PRANZO DI STATO OFFERTO DAL
PRESIDENTE DELLA FEDERAZIONE RUSSA
DMITRY ANATOLYEVICH MEDVEDEV

Mosca, 16 luglio 2008

Sono tanti e intensi i pensieri, le emozioni e i ricordi che si affollano nella mia mente questa sera, in occasione dello splendido banchetto offerto nella magnifica cornice della Sala San Giorgio del Cremlino.
Appartengo a una generazione che si è affacciata sulla scena politica e si è impegnata per la rinascita democratica dell'Italia all'indomani della seconda guerra mondiale, e non ha mai dimenticato l'inestimabile contributo di sacrificio e di eroismo dell'Unione Sovietica e del popolo russo alla vittoria della grande alleanza contro il nazifascismo. E nella seconda metà del secolo scorso sono stato testimone degli eventi complessi e talvolta drammatici, di cui la Russia è stata protagonista, fino alla crisi e alla conclusione dell'esperienza sovietica, e che hanno esercitato una forte influenza sul corso della storia dell'Europa e del mondo.
Ma quella che oggi visito, in solenne rappresentanza del mio paese, è una Russia nuova, che ha intrapreso - mossa da ideali di libertà - la strada della democrazia : è una Russia aperta al mondo, consapevole del suo patrimonio e ruolo storico, che ha riguadagnato fiducia in sé stessa e nel suo avvenire, e che concorre attivamente allo sviluppo di un sistema di pace e cooperazione mondiale.
Di qui la nostra considerazione e il nostro rispetto ; di qui tutto quello che unisce come non mai Italia e Russia. D'altronde, in periodi storici e contesti internazionali pur profondamente diversi, non si è mai affievolita l'antica corrente di simpatia e amicizia tra i nostri due popoli, non è mai cessata la collaborazione tra i nostri due paesi.
Alla base di questa affinità e vicinanza, c'è senza dubbio la nostra comune appartenenza alla storia e alla civiltà europea, di cui già alcuni secoli fa si manifestò la più viva coscienza anche in Russia, pur nella sua insopprimibile peculiarità. Ne nacque, tra Russia e Italia, uno scambio ricco e fruttuoso di idee, di apporti culturali ed artistici, di calorosi rapporti umani.
Forti di questo prezioso retaggio storico possiamo e dobbiamo lavorare all'ulteriore intensificazione delle relazioni, già eccellenti, tra i nostri paesi. L'Italia repubblicana, nata dalla Resistenza antifascista, ha definito già decenni orsono la sua collocazione internazionale, nel duplice segno della partecipazione più convinta al processo di integrazione europea e della leale adesione all'Alleanza Atlantica. In piena coerenza con la nostra Costituzione, ci muoviamo all'unisono con l'organizzazione delle Nazioni Unite, dando oggi il nostro contributo anche a difficili missioni di stabilizzazione e di pace in vicine e lontane aree di crisi.
Consideriamo essenziale un rafforzamento dei rapporti tra l'Unione Europea e la Russia, che culmini nel negoziato per un nuovo accordo di cooperazione e partenariato. Anche in un mondo che sta radicalmente cambiando, l'Unione Europea e la Russia restano protagonisti essenziali per la costruzione di un nuovo sistema internazionale policentrico, capace di affrontare positivamente le ardue sfide globali del nostro tempo : le minacce del terrorismo, i rischi di proliferazione nucleare, i cambiamenti climatici, i fabbisogni di energia, le disuguaglianze nello sviluppo, i flagelli della povertà e della fame. Occorre in definitiva cercare e percorrere le vie del governo del processo di globalizzazione.
Comprendiamo le preoccupazioni della Federazione russa dalle quali nasce, signor Presidente, la proposta da lei di recente avanzata di un vertice che apra la strada alla definizione di un nuovo scenario e Trattato di sicurezza per l'intera area euro-atlantica. Riteniamo che l'Unione Europa debba prendere in seria considerazione e approfondire tale proposta.
Tra Italia e Russia già si registrano, e ancor più potranno manifestarsi, concrete sintonie sui principali temi dell'agenda internazionale ; e sul piano bilaterale si delineano ulteriori, intensi sviluppi non solo dell'interscambio, ma di una collaborazione strategica nei campi dell'energia e dell'alta tecnologia, così cme sul piano degli investimenti in Russia e in Italia. E crescono le iniziative, si aprono nuovi canali, per rafforzare la presenza culturale italiana in Russia, e per raccogliere l'interesse e la passione che gli italiani nutrono per l'arte e la cultura russa.
Sono convinto, signor Presidente, che questa mia visita varrà a dare nuovo alimento a quel clima di rispetto, amicizia e fiducia che già caratterizza le nostre relazioni.
E' con questi sentimenti che le rinnovo la mia riconoscenza per la splendida e calorosa accoglienza riservata a me, a mia moglie e alla delegazione italiana, rivolgendole a mia volta l'invito a visitare l'Italia, dove sarà sempre ricevuto come un amico sincero del mio Paese. A lei e alla sua gentile consorte, esprimo, a nome mio personale e del popolo italiano i più sinceri auguri di serenità e di successo e al popolo russo il più fiducioso auspicio di benessere e di pace.