Helsinki 09/09/2008

Brindisi del Presidente della Repubblica Italiana, Giorgio Napolitano, al Pranzo di Stato offerto dal Presidente della Repubblica di Finlandia Tarja Halonen

BRINDISI
DEL SIGNOR PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
AL PRANZO DI STATO OFFERTO DALLA
PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA DI FINLANDIA
TARJA KAARINA HALONEN

Helsinki, 9 settembre 2008

Signora Presidente, cara amica,
desidero ringraziare Lei ed il Suo gentile consorte per la calorosa accoglienza offerta a me, a mia moglie ed alla delegazione italiana in occasione della mia visita di Stato in Finlandia.
Colgo in questa sala, così altamente rappresentativa della tradizione del Suo paese, il segno della squisita raffinatezza e ospitalità che viene riservata agli amici del popolo finlandese.
Signora Presidente,
la mia visita costituisce, al pari di quelle - diversi anni orsono - dei miei predecessori, l'occasione per celebrare le antiche e consolidate relazioni tra i nostri due Paesi, basate su una sincera e operosa amicizia e su una radicata comunanza di ideali e di interessi, consolidatasi ulteriormente grazie al comune impegno in favore di una sempre più forte integrazione politica europea.
Pensando all'adesione della Finlandia all'Unione Europea, guardo con ammirazione a un paese che nel lungo corso della sua storia e in particolare attraverso le drammatiche, sofferte esperienze del secolo scorso, ha saputo affermare con fierezza la sua identità, indipendenza e sovranità nazionale, ed è insieme giunto alla piena consapevolezza del proprio ruolo internazionale. La salvaguardia gelosa delle conquiste e delle prerogative di Stato sovrano e di paese neutrale non si è tradotta per la Finlandia in splendido isolamento.
Essa è stata presente e attiva già nei decenni precedenti sulla scena delle relazioni internazionali e ha infine - negli anni Novanta - compiuto il grande passo del riconoscersi a pieno titolo nella famiglia europea e del concorrere al rafforzamento della sua unità e del suo ruolo nel mondo. Banco di prova e incontestabile primo successo di quella scelta è stata - nel secondo semestre del 1999 - la Presidenza di turno finlandese del Consiglio dei Ministri dell'Unione Europea, sotto la cui guida è stato possibile realizzare importanti progressi in settori fondamentali, in particolare attraverso l'avvio, in occasione del Vertice di Tampere, di uno spazio di libertà, sicurezza e giustizia.
E oltre gli stessi confini dell'Unione Europea, la Finlandia ha dato prova della sua visione d'insieme e della sua apertura al mondo, inserendosi brillantemente nei processi di globalizzazione economica, divenendo protagonista d'avanguardia di un nuovo modello di sviluppo basato sulla conoscenza, la ricerca e l'innovazione tecnologica.
Nell'impegnarsi a fondo in tale sforzo di cambiamento, il Suo Paese ha saputo in pari tempo preservare la propria vocazione di tutela della giustizia sociale e della solidarietà. Né è venuta meno la volontà sempre manifestata di cooperare allo sviluppo delle aree del mondo meno favorite o, infine, la costante e crescente attenzione per la tutela dell'ambiente.
Sono tutte manifestazioni di sensibilità e di coerenza che meritano il più vivo apprezzamento : così come scelte significative da voi portate avanti in altri campi, dal generoso contributo alle attività di peace-keeping delle Nazioni Unite al convinto impegno nella difesa della dignità della vita umana, che ha visto la Finlandia a fianco dell'Italia nell'azione condotta con successo alle Nazioni Unite per la moratoria sulla pena di morte.
In questo momento, Signora Presidente, Autorità, Signore e Signori, l'accento non può non cadere sull'importanza cruciale del cammino già intrapreso verso una politica estera e di sicurezza comune dell'Unione Europea. L'Unione - insieme con l'Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione Europea, di cui proprio la Finlandia sta esercitando con successo la Presidenza di turno - è ora chiamata a operare decisamente per il superamento della grave crisi apertasi nel Caucaso meridionale.

E' indispensabile un forte richiamo ai principi del diritto internazionale, sanciti nella Carta delle Nazioni Unite, e concretamente al rispetto della sovranità e integrità territoriale di ogni Stato, al non uso della forza, al metodo del negoziato, alla paziente ricerca - senza pretese e decisioni unilaterali - di soluzioni condivise per le controversie tra gli Stati. Ed è indispensabile procedere verso assetti di sicurezza europea ed euro-atlantica da tutti riconosciuti come equilibrati e soddisfacenti. La cooperazione tra Unione Europea e Federazione Russa è uno dei cardini irrinunciabili di tale prospettiva.
La Finlandia, ed Helsinki, hanno legato il loro nome negli anni Settanta al maggiore sforzo compiuto per il superamento della guerra fredda, e per l'affermazione, ovunque, dei diritti dell'uomo.
Oggi, in una Europa non più divisa da contrapposizioni ideologiche e militari, in un mondo non più condizionato dall'antagonismo tra due blocchi ostili e agguerriti l'uno contro l'altro, non è neppure concepibile che possano prendere corpo gli spettri del passato, che si possa tornare indietro rispetto ai traguardi essenziali di pace, di libertà e democrazia, di reciproco rispetto e di costruttiva cooperazione, che sono stati raggiunti negli ultimi vent'anni e che costituiscono la leva fondamentale per far fronte alle minacce e sfide globali del nostro tempo.
Intensifichiamo dunque l'impegno, che vede Italia e Finlandia così vicine, per far crescere una politica estera e di sicurezza comune anche grazie alle innovazioni del Trattato di Lisbona e attraverso la sua più rapida entrata in vigore.
Ho avuto il piacere, Signora Presidente, di lavorare anche personalmente con lei per la causa europea : dai banchi del Parlamento di Strasburgo, quando lei rappresentava la Finlandia in qualità di Ministro degli Esteri, e negli ultimi due anni partecipando insieme agli incontri periodici tra otto Capi di Stato dell'Unione.
I nostri due popoli credono profondamente nei valori comuni posti a base del progetto di integrazione europea, per la piena realizzazione di società aperte alle differenze culturali, etniche e religiose, che escludano e combattano qualunque discriminazione, sia essa basata sulla razza, sulle convinzioni religiose o sul sesso ; che seguano in special modo l'esempio finlandese per la promozione della condizione femminile.
E i nostri due paesi hanno ben cari i rapporti bilaterali tra loro stabilitisi da lungo tempo e via via consolidatisi. Sul piano storico e culturale, il prestigioso Institutum Romanum Finlandiae, ospitato nella splendida sede del Gianicolo, svolge una preziosa opera di stimolo all'approfondimento della cultura classica e degli studi umanistici. Sulla piazza antistante, il busto dell'eroe garibaldino Hermann Liikanen testimonia la vicinanza tra i nostri popoli durante l'epopea del Risorgimento, da cui nacque nel 1860 il nostro Stato unitario.
Guardo con particolare compiacimento al vivo interesse dei Finlandesi per l'apprendimento della lingua italiana ed alla loro naturale consuetudine con le nostre più belle città d'arte ; allo sviluppo degli scambi culturali e dei flussi turistici tra Italia e Finlandia.

In campo economico, infine, grandi sono le potenzialità di ulteriore crescita delle nostre relazioni bilaterali, in particolare attraverso investimenti che valorizzino le eccellenze dei nostri rispettivi sistemi produttivi.

Signora Presidente,
il mio auspicio è che questa visita possa avvicinare ancor di più i nostri Paesi e i nostri popoli. A questo riguardo, desidero rivolgerLe un invito a visitare l'Italia ove sarà sempre ricevuta come un'amica sincera.
Con questi sentimenti, a nome mio personale, di mia moglie e della mia delegazione esprimo i più sinceri auguri di felicità e serenità a Lei ed al Suo consorte ed invito i presenti a levare il calice all'amicizia tra la Finlandia e l'Italia.