Il Cairo 26/10/2008

Intervento del Presidente della Repubblica, Napolitano, al ricevimento offerto dal Ministro egiziano per il Commercio e l'Industria in occasione della Visita di Stato nella Repubblica Araba d'Egitto

INTERVENTO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
GIORGIO NAPOLITANO
AL RICEVIMENTO OFFERTO DAL MINISTRO EGIZIANO
PER IL COMMERCIO E L'INDUSTRIA
IN OCCASIONE DELLA VISITA DI STATO NELLA REPUBBLICA ARABA D'EGITTO

Il Cairo, 26 ottobre 2008

Signor Ministro,
Signori rappresentanti del mondo economico egiziano ed italiano,

di fronte ad una rappresentanza tanto significativa di operatori economici italiani ed egiziani, desidero ribadire il mio auspicio che l'Egitto e l'Italia consolidino la dinamica dei loro rapporti, e condividere con voi la convinzione che questo avverrà.
La mia visita nella Repubblica Araba d'Egitto vuole testimoniare questo auspicio, insieme alla consapevolezza che i legami tra i nostri popoli sono fondati su un'antica amicizia.
I mercanti italiani furono tra i primi ad arrivare in Egitto e nei Paesi del Vicino Oriente ; non pochi furono gli italiani che decisero di stabilirsi in questa terra a partire dagli inizi dell'800, alcuni dei quali erano esuli risorgimentali che sfuggivano alla restaurazione dopo i moti liberali.
Guardiamo allo scenario attuale : le sfide alle quali i nostri Paesi sono confrontati devono essere affrontate attraverso una collaborazione tra molteplici soggetti - Organismi internazionali, Governi dei singoli Paesi, imprenditori e società civili - per poter superare gli squilibri e le forti disparità esistenti tra i vari Stati ed i vari popoli, ed assicurare un mondo equo, più stabile e più sicuro.
Anche l'attuale preoccupante crisi finanziaria richiama alla collaborazione e al rispetto delle responsabilità di ciascuno. Il panorama economico mondiale è in piena trasformazione, e ora con lo sviluppo impetuoso delle economie emergenti, con la crescente globalizzazione, con la fase di incertezza ed i rischi che stanno attraversando l'economia e la finanza internazionale.
In questo contesto è fondamentale il contributo che possono dare non solo gli stati, non solo gli organismi internazionali ma gli imprenditori, col loro intelligente e proficuo operare mirato a concrete realizzazioni economiche.
E l'importanza dei rapporti economici non si esaurisce solo nella crescita degli scambi. Lo sviluppo dei rapporti economici è un potente moltiplicatore di legami tra le rispettive società.
Osservo pertanto con viva soddisfazione che, al pari di quelle politiche e diplomatiche, anche le relazioni economiche con l'Egitto si sono sempre ispirate ad un modello di partenariato ; mi riferisco ad una filosofia dei rapporti che trascende l'elevato livello dell'interscambio e la complementarietà tra i sistemi produttivi.
Sin dalla proclamazione della Repubblica Araba d'Egitto nel 1953, l'Italia ha fornito un importante contributo alla crescita economica e alla modernizzazione di questo Paese, avviando - già dalla metà degli anni '50 del secolo scorso - importanti collaborazioni in settori strategici per entrambi i nostri Paesi.
Mi riferisco in primo luogo a quello energetico, dove sono attivi grandi gruppi industriali italiani che desiderano continuare ad operare in questo Paese.
Ma mi riferisco anche, per gli anni più recenti, alla partecipazione delle imprese italiane al piano di privatizzazioni avviato dall'Egitto ; alla presenza delle nostre banche ; alla vivacità del nostro impegno nei settori del turismo, delle infrastrutture, dei trasporti, della difesa.

Mi riferisco, in egual misura, all'operosità di tante piccole e medie imprese italiane attive in Egitto nei settori più tradizionali, che contribuiscono, attraverso il trasferimento di know-how e l'assorbimento di maestranze locali, a sostenere l'occupazione, il reddito, la stabilità sociale.
Non posso non ricordare, infine, che l'Egitto è uno dei maggiori destinatari della Cooperazione italiana, promotrice di numerose iniziative a sostegno dello sviluppo economico, sociale ed umano, così come mi piace richiamare il fortissimo impegno dell'Italia nella tutela e nella valorizzazione del patrimonio culturale, archeologico ed artistico di questo Paese.
Cito a questo riguardo le numerose missioni di scavo archeologico italiane ; la collaborazione avviata per riqualificare il bellissimo Museo di Piazza Tachrir, dove sono conservati alcuni tra i reperti più preziosi dell'antichità egizia ; il progetto di una Università bi-nazionale italo-egiziana a cui i nostri governi tengono molto ; il nuovo Accordo per la realizzazione di una Scuola di Restauro, che è stato firmato oggi pomeriggio in mia presenza, proprio al Museo Egizio.
I significativi successi raggiunti finora nel comune interesse mi inducono ad incoraggiare ulteriormente, e con fiducia, Governi ed operatori dell'Egitto e dell'Italia a proseguire lungo questa direttrice, con l'obiettivo comune di rinnovare costantemente la nostra amicizia e la comprensione tra i nostri popoli.
Nella certezza che i nostri due Paesi continueranno ad impegnarsi insieme per consolidare questo profondo partenariato, auguro, Signor Ministro, prosperità al popolo egiziano e ogni successo ulteriore agli eccellenti legami tra l'Egitto e l'Italia.