Gerusalemme 26/11/2008

Dichiarazione del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, all'Agenzia WAFA

DICHIARAZIONE
DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
GIORGIO NAPOLITANO
ALL'AGENZIA WAFA

(Gerusalemme, 26 novembre 2008)

L'Italia è profondamente consacrata alla causa della pace in Medio Oriente ed al raggiungimento di una soluzione equa e definitiva dei negoziati israelo-palestinesi.
Il nostro obiettivo - così come quello della Comunità internazionale - è addivenire alla nascita di uno Stato palestinese, indipendente e sovrano, e al reciproco riconoscimento di due Stati, entrambi economicamente vitali e capaci di offrire solide prospettive di progresso ai propri giovani, entrambi capaci e determinati a convivere in pace e sicurezza, entrambi impegnati nella costruzione di un futuro diverso dalla realtà di conflitto, tensioni, sofferenza e insicurezza che si protrae da ormai troppo tempo.
Il raggiungimento di questo imprescindibile traguardo contribuirebbe a porre le premesse per un maggiore sviluppo di tutti i popoli della Regione, dischiudendo potenzialità di crescita, di investimenti e di benessere ancora rimaste in buona, in troppa parte, inespresse.
Se vogliamo conseguire questi risultati, se vogliamo aprire un futuro di speranza al Medio Oriente, non esiste alternativa alla via del dialogo. La convivenza, il dialogo, sono ad un tempo valori, strumenti, obiettivi irrinunciabili. Sia ogni residuo rifiuto del riconoscimento del diritto dello Stato di Israele a vivere in sicurezza, sia ogni ulteriore negazione, nei fatti, del diritto del popolo palestinese a darsi uno Stato nella propria terra, possono solo impedire o ritardare le soluzioni ormai storicamente mature della crisi mediorientale.
L'Italia è consapevole della delicatezza dell'attuale momento; sa quanto sia difficile raggiungere la pace. Ma proprio per questo sostiene - con l'appoggio convinto dell'intera opinione pubblica - il processo in atto, incoraggia le Parti a proseguirlo, ed è pronta ad esaminare - nell'ambito dell'Unione Europea e d'intesa con la Comunità internazionale - tutte le misure che dovessero rendersi necessarie per favorire l'attuazione delle intese che ci auguriamo le Parti possano raggiungere in tempi ragionevoli.
Per questo, l'Italia apprezza profondamente l'impegno per la pace che stanno dimostrando il popolo palestinese ed il suo Presidente, e per questo l'Italia - che è anche uno dei maggiori Paesi mediterranei dell'Unione Europea - si adopera costantemente per mantenere sempre viva l'attenzione dell'Europa alle tematiche mediorientali e per rafforzare il partenariato con i Paesi della sponda Sud.
Prioritaria è l'attenzione che l'Italia dedica agli aiuti alla popolazione palestinese e ai programmi di sostegno allo sviluppo dei Territori, così come importante è la nostra partecipazione alle missioni internazionali - come l'EUBAM (Eu Border Assistance Mission at Eafah Crossing Point), la TIPH (Temporary International Presence in Hebron), e EUPOLCOPPS (The European Union Police Mission in the Palestinian Territories) - volte a contribuire, attraverso attività di osservazione, monitoraggio e formazione alla stabilità dell'area.