Lussemburgo 02/02/2009

Brindisi del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, in occasione del Pranzo di Stato offerto dal Granduca di Lussemburgo

BRINDISI
DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
GIORGIO NAPOLITANO
IN OCCASIONE DEL PRANZO DI STATO OFFERTO
DAL GRANDUCA DI LUSSEMBURGO

Lussemburgo, 2 febbraio 200

Altezze Reali, Eccellenze,
Illustri personalità,
Signore e Signori,

desidero in primo luogo ringraziarLa, Altezza, per le Sue calorose parole, che hanno costituito il miglior suggello delle testimonianze di autentica amicizia con le quali sono stato accolto in Lussemburgo : a partire dalla particolare attenzione con la quale è stata predisposta la mia visita e che non ho mancato di apprezzare, fino alla squisita ospitalità offerta a me e alla mia consorte ed alla mia delegazione.
Tale gratitudine si coniuga con sentimenti di profondo rispetto e considerazione per l'importante ruolo che il Granducato di Lussemburgo interpreta sullo scacchiere europeo ed internazionale, anch'esso testimoniato dagli intensi scambi di visite di cui è protagonista e dalla presenza che il suo paese riesce ad assicurare nelle principali aree di crisi. Credo di poter dire che il piccolo territorio sul quale Lei regna, Altezza Reale, ospita una Nazione di grande dignità e importanza. Il Lussemburgo è stato infatti un pilastro della ricostruzione politica, economica e sociale nel nostro Continente nel periodo successivo alla conclusione della seconda guerra mondiale, contribuendo attivamente, innanzitutto come Paese fondatore delle Comunità e sede della prima istituzione europea, l'Alta Autorità della Ceca, alla nascita di una Europa rinnovata e riunita, che potesse divenire sempre di più un fattore essenziale di pacificazione, stabilità e prosperità sulla scena internazionale.
Da allora, il Granducato ha sempre profuso sforzi generosi in favore di un mondo di pace, retto da un ordine, da un sistema di relazioni, equilibrato e giusto ; ed è in questo senso che vanno lette la partecipazione attiva in tutte le organizzazioni internazionali e l'esemplare attenzione con cui il Lussemburgo guarda ai Paesi meno agiati, con una politica, in continua crescita, di aiuti allo sviluppo.
L'impegno a tenere vivo ed approfondire il grande ideale dell'integrazione europea non ha mai cessato di animare i governanti di questo Paese, a partire dai primi passi della costruzione comunitaria fino ai giorni nostri. Giorni, dobbiamo riconoscerlo, caratterizzati da elementi di incertezza sul futuro dell'Europa che richiedono un impegno ed una convinzione ancora maggiori da parte di Paesi come il Lussemburgo e l'Italia sempre all'avanguardia del processo di rafforzamento dell'unità europea, anche e specialmente sul piano politico. Ci troviamo infatti di fronte alla possibilità concreta di effettuare - superando incertezze e resistenze - un salto di qualità con l'entrata in vigore del Trattato di Lisbona, che renderà possibile un'Europa più forte e incisiva sul piano internazionale e permetterà, laddove necessario ed opportuno, che alcuni Stati procedano per primi sulla strada dell'approfondimento dell'Unione, lasciando sempre aperta la porta a successivi ricongiungimenti. Credo che proprio in questa dialettica tra unità e differenziazione sia una delle chiavi dell'Europa del futuro.
Alla più recente crisi finanziaria ed economica che ha scosso l'Europa ed il mondo intero, il Suo paese ha risposto, Altezza Reale, con una voce autorevole ed una reazione pronta ed efficace, contribuendo, in piena sintonia con le istanze internazionali di cui è partecipe, ad arginarne il potenziale distruttivo e continuando a perseguire, al di là di una angusta difesa dell'interesse nazionale, i principi di solidarietà, di rispetto dei diritti fondamentali, di salvaguardia e sviluppo della democrazia che ci accomunano e che caratterizzano la costruzione europea. Dinanzi alle sfide e minacce del nostro tempo, e guardando alle nuove prospettive che si aprono nelle relazioni internazionali, l'Italia e il Lussemburgo possono richiamarsi alla loro costante convinzione che il dialogo e la concertazione rappresentino la sola via percorribile per il superamento delle tensioni, per la soluzione dei conflitti.
Con oltre 120 nazionalità rappresentate all'interno della popolazione residente sul suo territorio, il Lussemburgo manifesta una straordinaria apertura internazionale, della quale è stato un autentico precursore. Da sempre destinatario di passaggi, divisioni ed invasioni, negli ultimi due secoli il Granducato si è prestato a diventare la patria accogliente di numerosi immigrati, facendo dell'integrazione la propria bandiera. Chi meglio dei miei connazionali, qui presenti in forze da oltre 100 anni, può testimoniare della calorosa accoglienza che il Lussemburgo ha destinato alle popolazioni che di volta in volta vi trovavano rifugio, lavoro, nuove opportunità?
Sono orgoglioso, Altezza Reale, di visitare oggi un paese nel quale la collettività italiana è tanto bene integrata da poter essere presa ad esempio. Una collettività che grazie alla propria tenacia, adattabilità e generosità, ha tanto contribuito, e La ringrazio di averlo ricordato, allo sviluppo politico, economico e sociale di questo paese. Tale armoniosa fusione tra le nostre popolazioni in Lussemburgo ha la sua più forte testimonianza non solo e non tanto nelle numerose manifestazioni dello stile di vita italiano qui particolarmente apprezzato, ma soprattutto nei vincoli di amicizia e comunanza di vedute sul piano internazionale e bilaterale che ci uniscono. Lussemburgo e Italia, nei solchi di un passato condiviso e di una storia di emigrazione felice ed esemplare, riescono ad esprimere da molti anni un diffuso sentire comune e piena sintonia rispetto alle principali questioni aperte sulla scena internazionale. I nostri rapporti bilaterali si sviluppano e si arricchiscono in tutti i settori, sul piano politico ed economico, sociale e culturale.
A tale riguardo, sono lieto di inaugurare con Lei, domani, la grande Mostra sui Tesori delle Banche italiane "Tra sacro e profano: i protagonisti e le storie nella pittura del secolo XVII" che insieme abbiamo organizzato e che assume, alla luce di ciò che caratterizza i nostri rapporti, significato altamente simbolico: nel suo profondo legame tra il sistema finanziario delle banche, così sviluppato in Lussemburgo, e la cultura che queste hanno da sempre coltivato, la Mostra è altamente rappresentativa delle numerose sfaccettature proprie delle relazioni bilaterali tra il Granducato e l'Italia.
Nel rinnovarLe, Altezza, il mio più vivo ringraziamento per la così cordiale accoglienza che ha voluto riservarmi, tengo a formulare a Lei, a Sua Altezza Reale la Granduchessa, ai membri del Governo qui presenti, alla composita ed internazionale popolazione del Lussemburgo e al Granducato tutto, i sentimenti della mia più sincera amicizia e stima, nell'auspicio che i nostri due paesi possano continuare a lavorare insieme con la sintonia di sempre per perseguire gli obbiettivi comuni : in particolare, quello di un'Europa coesa che sappia contribuire in misura crescente al perseguimento della pace, della stabilità e della prosperità nel mondo.