Palazzo del Quirinale 25/02/2009

Brindisi del Presidente della Repubblica Italiana, Giorgio Napolitano, al pranzo di Stato offerto in onore del Presidente della Repubblica di Bulgaria

BRINDISI
DEL SIGNOR PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
AL PRANZO DI STATO OFFERTO IN ONORE DEL
PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA DI BULGARIA

Palazzo del Quirinale, 25 febbraio 2009

Signor Presidente,
Gentile Signora Parvanova,
Autorità,
Signore e Signori,

è con grande piacere che rivolgo a Lei e alla Sua gentile Consorte il più sentito benvenuto a Roma. La Sua gradita visita a Roma ci consente di riaffermare i legami di profonda amicizia che legano i nostri Paesi e di celebrare, nella maniera più solenne, il 130° anniversario dello stabilimento delle relazioni diplomatiche tra i nostri Paesi.
Nel 1879 infatti, le nostre giovani Nazioni inauguravano una consuetudine di rapporti che si è consolidata in un lungo periodo storico, fino a vederci oggi entrambi membri dell'Unione Europea e della NATO.
L'amicizia e la simpatia reciproca che animano i nostri popoli affondano le radici in una antica storia comune, di cui sono testimonianza le splendide vestigia romane in Bulgaria così come la tomba di San Cirillo, evangelizzatore nel IX secolo dei popoli della Pannonia e Moravia, che si trova a Roma e che rappresenta ancora oggi un luogo di venerazione per i pellegrini bulgari.
E' dunque partendo dal più lontano passato che i nostri Paesi hanno costruito in questi ultimi anni - dopo la caduta del muro di Berlino e il superamento della divisione dell'Europa in due blocchi contrapposti - un partenariato di grande spessore, attraverso il quale l'Italia ha costantemente sostenuto il processo di adesione della Bulgaria alla NATO e successivamente all'Unione, traguardi che hanno rappresentato motivo di comune grande soddisfazione.
Oggi, Italia e Bulgaria sono fianco a fianco per sostenere la costruzione di un'Europa sempre più unita, fattore di pace, stabilità e prosperità, fortemente presente sullo scacchiere internazionale e vicina ai propri cittadini. L'Italia apprezza grandemente l'impegno che viene espresso anche da parte bulgara affinché il Trattato di Lisbona, che entrambi i nostri Paesi hanno ratificato, possa entrare in vigore al più presto e consentire l'affermarsi di indirizzi e di meccanismi istituzionali rispondenti alle sfide che l'Europa è chiamata ad affrontare. E' un fatto che la crisi economica, che sta mettendo in discussione le prospettiva di crescita di tutti gli Stati membri, chiede una forte risposta unitaria al livello europeo, e a tal fine bisogna rafforzare il metodo comunitario e le istituzioni dell'Unione.
Sono fiducioso che sulla base dell'eccellente tradizione di rapporti, che vede numerose imprese italiane operare con grande successo in Bulgaria, sapremo far emergere tutte le potenzialità di collaborazione ancora più stretta in settori strategici di comune interesse, in campo industriale, in quello dei servizi, così come in funzione di progetti di ampio respiro nel settore delle infrastrutture e dell'energia.
Tale intento sarà ulteriormente confermato con la prossima firma da parte dei Ministri degli Esteri di una Dichiarazione di Amicizia e Collaborazione, che si propone di rappresentare il quadro di riferimento per l'ulteriore sviluppo delle nostre relazioni in tutti i settori. Sono certo che il quadro dei rapporti tra i nostri Paesi potrà così arricchirsi di ulteriori successi, in nuove aree come quelle della ricerca scientifica, delle scienze mediche e della cultura nelle sue molteplici espressioni.
Italia e Bulgaria hanno saputo stabilire anche nel contesto regionale ed internazionale proficue sinergie, che ci vedono oggi impegnati insieme nelle principali operazioni di peace-keeping in ambito NATO, in Bosnia, Kossovo ed Afghanistan, dove la cooperazione tra i nostri contingenti è assolutamente positiva. Sono convinto che la convergenza di vedute che ci accomuna sul piano regionale possa contribuire notevolmente alla costruzione di uno spazio di forte sviluppo economico e sociale che si estenda dal Mar Nero all'Adriatico.
Desidero infine, Signor Presidente, esprimere l'apprezzamento per il ruolo svolto dalla comunità bulgara che si è inserita costruttivamente nel nostro Paese, concorrendo allo sviluppo della società italiana con il suo apporto di lavoro e di cultura.
E' dunque con viva stima e considerazione e con sentimenti di personale amicizia, Signor Presidente, che levo il calice al benessere Suo e della Sua signora, nell'auspicio che i nostri Paesi e i nostri popoli possano sempre più rafforzare i loro vincoli di vicinanza e solidarietà e perseguire con successo gli obbiettivi che ci accomunano.