Firenze 06/03/2009

Intervento del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, all'Istituto Italiano di Scienze Umane

INTERVENTO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
GIORGIO NAPOLITANO
ALL'ISTITUTO ITALIANO DI SCIENZE UMANE

Firenze, 6 marzo 2009

Il Prof. Aldo Schiavone dice che questa è una costola dell'Università di Firenze. Io vedo anche una buona costola napoletana presente. Ma credo di aver capito quale è il senso di questa istituzione, che va al di là dei confini di singoli atenei: credo che sia una esperienza molto innovativa e molto importante.
Io cerco di intervenire sui temi dell'Università, della ricerca e dell'alta formazione con ipotetico successo, talvolta anche suscitando qualche addebito di fuoriuscita dai limiti delle mie competenze. Io, naturalmente, non ho nessuna competenza e non ho nessun potere per quello che riguarda le politiche della scuola e dell'università, ma ritengo doveroso raccogliere quello che mi sembra un'istanza fondamentale di modernizzazione e di rinnovamento del Paese. Perché è inutile ripetercelo (purtroppo ce lo ripetiamo, e se lo ripetono anche tutti, facendo omaggio a fior di labbra a questa necessità fondamentale di investire nella ricerca e di investire nell'alta formazione tranne poi non trarne conseguenze), siamo in una situazione molto difficile, come tutti sanno. Io non voglio entrare nel merito di discorsi un po' più complicati, però mentre sono profondamente convinto del fatto che occorre destinare attenzione impegno e risorse a questo campo fondamentale dell'impegno dello Stato e della società, sono egualmente convinto che è un campo in cui occorre un ripensamento critico ed uno sforzo di rinnovamento, di riforma. La parola riforma è forse ultra abusata ed anche logorata dall'uso soltanto apparente, ma credo che effettivamente, nel momento stesso in cui si reagisce a giudizi liquidatori, a sentenze indiscriminate o a valutazioni un po' sommarie e sprezzanti del sistema universitario nel suo complesso, bisogna avere la capacità di individuare distorsioni, punti deboli o motivi di grave ritardo del sistema e operare per rinnovarlo.
Intendo questo Istituto che è affidato alle vostre cure come un esempio, una componente di questo sforzo di rinnovamento, e con questo spirito vi rivolgo un calorosissimo augurio.