Palazzo del Quirinale 24/03/2009

Brindisi del Presidente della Repubblica Italiana, Giorgio Napolitano, al Pranzo di Stato offerto in onore delle Loro Maestà il Re Carlo XVI Gustavo e la Regina Silvia di Svezia

BRINDISI
DEL SIGNOR PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
AL PRANZO DI STATO OFFERTO IN ONORE
DELLE LORO MAESTA' IL RE CARLO XVI GUSTAVO E LA REGINA SILVIA DI SVEZIA

Palazzo del Quirinale, 24 marzo 2009

Maestà,
Autorità,
Signore e Signori,

e' con grande piacere che rivolgo alle loro Maestà il più caloroso benvenuto a Roma.
Il rapporto fra Italia e Svezia ha radici antiche e profonde, alimentate da generazioni di letterati, scienziati e artisti svedesi che in Italia hanno vissuto e trovato ispirazione.
La passione per l'archeologia e gli studi classici legarono all'Italia, segnatamente alla Sicilia e alla Tuscia, il predecessore e nonno di Sua Maestà, Re Gustavo VI Adolfo. E so bene come anche le Loro Maestà amino visitare il nostro Paese e ne apprezzino il patrimonio storico e culturale.
Questi legami sono rafforzati e vivificati dalla comune appartenenza ad un condiviso progetto europeo.
Oggi Italia e Svezia possono operare fianco a fianco per sostenere la costruzione di un'Unione sempre più unita, fattore di pace, stabilità e prosperità, fortemente presente sullo scacchiere internazionale e vicina ai propri cittadini.
L'Italia apprezza grandemente il deposito dello strumento di ratifica del Trattato di Lisbona da parte della Svezia il 10 dicembre scorso a Roma. E' da auspicare che il Trattato possa entrare in vigore al più presto e consentire l'affermarsi di indirizzi e di meccanismi istituzionali rispondenti alle gravi sfide che l'Europa è chiamata ad affrontare. E' un fatto che la crisi economica, che sta mettendo in discussione le prospettiva di crescita di quasi tutti gli Stati membri, richiede una forte risposta unitaria da parte dell'Unione e quindi un rinnovato impegno a rafforzare il metodo comunitario e le istituzioni europee.
Dal 1° luglio prossimo la Svezia assumerà la Presidenza dell'Unione. L'Italia vi darà il suo pieno sostegno, anche in qualità di Paese cui spetta la Presidenza del G8.
La Svezia, sede del Premio Nobel, è sinonimo di eccellenza per i risultati raggiunti, che la collocano ai primi posti al mondo per la qualità della vita, la formazione e ricerca, l'approccio responsabile alle questioni ambientali.
Altrettanta ammirazione suscita il modello della democrazia svedese basato sui principi dell'equità, della solidarietà, delle pari opportunità per ogni cittadino, attraverso un ordinamento avanzato di istruzione pubblica ed un ampio ed efficace sistema di tutela sociale.
Motore dello sviluppo della Svezia sono certamente la ricerca scientifica e l'innovazione. Non esiste altro Stato con popolazione comparabile che possa vantare un simile impegno di risorse, finanziarie ed umane, in favore della ricerca ed un apparato industriale e tecnologico di così elevato livello.
Plaudo al Forum che domani, in Confindustria, raccoglierà esperti di Italia e Svezia per una riflessione congiunta ed uno scambio di esperienze su questi temi.
I Poli di ricerca e le Università svedesi attraggono un numero crescente di ricercatori e studenti italiani, nei settori della medicina, delle biotecnologie, delle telecomunicazioni. E' un legame nuovo e di grandi potenzialità per le relazioni tra i nostri due Paesi.
La Svezia e' stata ed e' una terra di accoglienza e apertura e trasfonde sulla scena internazionale i principi di giustizia sociale e solidarietà che il suo popolo interpreta con ammirevole etica della responsabilità, diffondendo stabilità e prosperità nella aree più svantaggiate del pianeta.
Il suo generoso impegno internazionale si muove in questa direzione, che si tratti di assistenza allo sviluppo o di tutela dei diritti umani, di partecipazione ad iniziative di pace e di stabilizzazione per le aree di crisi.
Italia e Svezia hanno saputo stabilire nel contesto regionale ed internazionale proficue sinergie, che ci vedono oggi impegnati insieme nelle principali operazioni di peace-keeping, nei Balcani ed in Afghanistan.
Con la Svezia condividiamo la necessità di una prospettiva europea per i Paesi dei Balcani occidentali, che devono poter essere ammessi, non appena avranno soddisfatto tutte le condizioni previste, a far parte di un'Unione rafforzata dall'entrata in vigore del Trattato di Lisbona.
La comune appartenenza all'Unione Europea favorisce la crescita delle relazioni bilaterali, in tutti i campi, nonché i flussi di investimento tra i due Paesi. Rilevo con soddisfazione che le collaborazioni industriali tra imprese italiane e svedesi si stanno estendendo anche a produzioni e settori di avanguardia.
E' inoltre motivo di compiacimento constatare il permanere in Svezia di un interesse molto vivo per la lingua e cultura italiane. L'insegnamento dell'italiano è presente in molte università, in numerose scuole e nei corsi per adulti organizzati da enti pubblici e privati.
Con questi sentimenti di amicizia levo il calice insieme a mia moglie al benessere delle loro Maestà, agli ulteriori successi e riconoscimenti che attendono la Svezia ed alla collaborazione fra i nostri due Paesi in favore di un'Europa forte e coesa e di un mondo più equo e solidale.