Verona 09/04/2010

Intervento del Presidente Napolitano in occasione della visita alla redazione de " L'Arena "

Voi rappresentate un giornale storico, io anche in altre occasioni ho visitato giornali storici in Italia (l'anno scorso a Firenze ho visitato " La Nazione " che ha celebrato il suo 150 anniversario), e questi giornali costituiscono un patrimonio straordinario e anche una testimonianza insostituibile.

Mi auguro che nell'avvicinarsi del 150° dell'Unità d'Italia, anche se Verona ha raggiunto lo Stato nazionale unitario alcuni anni più tardi (esattamente cinque anni più tardi rispetto alla proclamazione del 17 marzo del 1861), voi possiate fare del vostro giornale anche un foglio ideale per raccontare la storia di come il Lombardo-Veneto, e Verona in particolare, hanno potuto ricongiungersi al resto d'Italia.

Abbiamo da celebrare un anniversario fuor di retorica, in modo non scioccamente acritico. Vi sono molte cose da dire, ma guai a perdere il valore essenziale del raggiungimento in Italia di uno Stato nazionale unitario, che ha rappresentato il fatto più importante dell'Europa nella seconda metà dell'ottocento.

Ritengo che, gettando uno sguardo sui limiti e sui vizi d'origine dello Stato nazionale, si possa osservare che certamente ci fu un vizio centralistico e uniformatore, ma vedendo il cammino che dopo di allora, a partire dalla Costituzione, si è fatto, si possa contribuire a fare dell'anniversario un momento significativo per rafforzare la coscienza nazionale unitaria del Paese, il senso di una partecipazione collettiva e di un comune impegno politico e civile. Sono contento di apprendere i successi del vostro giornale: voi siete la prova che la carta stampata non ha soltanto un grande passato ma anche un grande avvenire.

Sarà anche una questione di generazione, ma personalmente non riesco ad abituarmi all'idea che si debba apprendere tutto ciò che accade in Italia e nel mondo solo attraverso Internet. Tutti cerchiamo di esercitarci all'uso del computer, i nostri figli e nipoti più facilmente di noi, ma comunque la carta stampata, i giornali e i libri - e so che il gruppo "L'Arena" stampa anche libri importanti avendo ereditato una casa editrice di grande dignità e tradizione - sono qualcosa di assolutamente insostituibile nel patrimonio culturale del nostro Paese e dell'umanità.

Sono persuaso che voi riuscirete a portare avanti questa tradizione e ad aderire nello stesso tempo ai problemi - sempre nuovi - del territorio.

In fin dei conti la ragione del radicamento di un giornale come il vostro è la vicinanza a una realtà che ha tratti suoi peculiari, e nemmeno solo quelli della città capoluogo, ma anche quelli di tutte le diverse componenti della provincia.

Spero di poter tornare: non so se voi celebrerete davvero nel 2016 un anniversario speciale per Verona e anche per l'Arena, comunque abbiamo un po' di tempo per pensarci. In quel caso verrò da libero cittadino, e così potrò muovermi senza troppi problemi per Verona.