Malta 01/07/2010

Conferenza stampa del Presidente Napolitano a conclusione della visita di Stato nella Repubblica di Malta

Presidente Napolitano

In occasione dei colloqui che ci sono stati, come quelli in occasione di altre visite in altri paesi, il quadro di riferimento è sempre lo stesso: l'Unione europea, i suoi problemi, le sue prospettive, il contributo dell'Italia e di paesi che come il nostro sono nella stessa barca, nella stessa impresa. Questo è il quadro di riferimento,e direi che tutto ha ruotato attorno a questo nucleo. Insieme con la constatazione dell'ottimo livello delle relazioni bilaterali che conosceranno un concreto approfondimento nei prossimi giorni a Roma con la missione governativa maltese in Italia.
Non ho introduttivamente altro da aggiungere.

Umberto Rosso - La Repubblica

In questo momento in Italia è in corso una manifestazione convocata dal sindacato dei giornalisti su alcuni punti del disegno di legge in discussione, che dice in particolare che fino a quando le indagini non sono chiuse sui giornali non va niente. Si aggiunge anche l'allarme lanciato ieri dal Garante della privacy che dice che i punti di equilibrio tra il diritto alla privacy e il diritto alla informazione sono tutti, per questa legge, dalla parte del diritto alla privacy, quindi sull'informazione questa legge mette dei paletti. La domanda è questa: secondo lei c'è un allarme per la libertà d'informazione in Italia, così come dice il Garante?

Presidente Napolitano

Io non mi pronuncio sulle relazioni dei Garanti delle Autorità indipendenti, ma consiglio di leggere accuratamente la relazione del Garante per la Privacy che non mi pare si lamenti perché si mette troppo l'accento sulla privacy: questo sarebbe perfino paradossale. E' un parere un po' più argomentato e complesso: per loro peculiare posizione le istituzioni di garanzia non lanciano allarmi; formulano pareri e valutazioni.
E' chiaro che la domanda fattami non ha niente a che vedere con la mia visita a Malta, e io di norma non faccio dall'estero commenti su vicende italiane; però, non tanto in vista della vicinanza di Malta all'Italia e nell'imminenza del mio rientro a Roma, quanto per la confusione che ancora colgo in certi commenti di stampa a proposito della legge sulle intercettazioni, posso in sintesi dire, o ribadire, quanto segue: i punti critici della legge approvata dal Senato risultano chiaramente dal dibattito in corso, dal dibattito già svoltosi alla Commissione Giustizia della Camera, nonché da molti commenti di studiosi sia costituzionalisti sia esperti della materia. E ovviamente quei punti critici sono gli stessi a cui si riferiscono le preoccupazioni della Presidenza della Repubblica, e ciò non si è mancato di sottolinearlo anche nei rapporti con esponenti della maggioranza e del governo. Ma a noi non spetta indicare soluzioni da adottare o modifiche da approvare. Valuteremo obiettivamente se verranno apportate modifiche adeguate alla problematicità e alla criticità di quei punti che sono stati già messi in così grande evidenza. E ci riserveremo una valutazione finale nell'ambito delle nostre prerogative.

Marco Sassano - La Nazione, Il Resto del Carlino, Il Giorno

Malta fa parte della zolla africana ma siamo quasi in territorio italiano. Lei giorni fa aveva consigliato alle forze politiche di mettere da parte polemiche, asprezze e tensioni e a concentrarsi sulla manovra. Ad alcuni di noi non pare che questo suo buon senso sia stato molto ascoltato, lei cosa ne pensa?

Presidente Napolitano

Diciamo che, anche senza essere Monsieur de Lapalisse, trovo evidente che quel consiglio non è stato ascoltato nel momento in cui sono state prese determinate decisioni a maggioranza nella Conferenza dei capigruppo. Ma non ho l'abitudine di tornare su consigli dati ed esprimere alcun giudizio sul fatto se non siano stati seguiti e perché non siano stati seguiti.

Alberto Spampinato - Ansa

Tra i punti da chiarire con Malta sulle misure da adottare che sono necessarie per frenare gli sbarchi di clandestini, ce ne sono alcune che hanno attirato delle critiche al nostro Paese riguardo al diritto d'asilo. Secondo Lei c'è rispetto dei diritti umani nel caso delle intercettazioni in mare, e dei respingimenti in mare da parte dell'Italia?

Presidente Napolitano

Lei parla di vicende di qualche mese fa. Con il Primo Ministro, in modo più specifico, e con il Presidente Maltese abbiamo parlato di regole che bisogna mettere a punto, sia per quello che riguarda le posizioni di ciascuno dei due Paesi, sia per quello che riguarda più in generale le posizioni dell'Unione Europea. Ancora questa mattina, proprio con il Primo Ministro Gonzi, abbiamo espresso piena fiducia che anche materie delicate come quella dell'area maltese di Research and Rescue, dei suoi limiti e dei comportamenti da tenere in quell'area, potranno essere ulteriormente chiarite sia nei colloqui della prossima settimana tra i due governi a Roma, sia nello sviluppo ulteriore delle decisioni dell'Unione Europea in materia di politica comune dell'immigrazione e dell'asilo.

Marzio Breda - Corriere della Sera

C'è in corso anche uno sciopero dei magistrati che il suo vice al CSM, Mancino, ha definito eccessivo. Ora lei è il primo Magistrato d'Italia, questo sciopero è agganciato al discorso della manovra, visto come punitivo, una specie di ritorsione. Anche telegraficamente, c'è qualcosa che potrebbe dire?

Presidente Napolitano

Telegraficamente: nulla.