San Marino 13/06/2014

Brindisi del Presidente Napolitano alla colazione offerta dai Capitani Reggenti della Repubblica di San Marino

Eccellentissimi Capitani Reggenti,
Signori Segretari di Stato,
Signore e Signori,

nel ricambiare i voti augurali che mi sono stati rivolti, desidero esprimere la mia viva soddisfazione per essere qui con Voi oggi e ringraziarvi di cuore per la solenne e calorosa accoglienza riservata a me e alla delegazione che mi accompagna.

La vista che spazia ampia da questa splendida vetrata induce a guardare con speranza al futuro, ad un orizzonte nuovo e più ampio di cooperazione tra il Titano e Roma, nella consapevolezza che i vincoli che da sempre legano la Serenissima Repubblica all'Italia sono fermi e saldi, e al tempo stesso suscettibili di ulteriore rafforzamento e consolidamento.

Lo hanno dimostrato in maniera lampante gli ultimi recenti sviluppi in tema di cooperazione economico-finanziaria e fiscale che, sono certo, non tarderanno a dare frutti. La Visita di Stato che sta per concludersi, la prima dal 1990, e la vasta gamma di potenziali aree di collaborazione delineatesi nel corso del nostro colloquio, hanno alimentato questa certezza.

Fra poche settimane l'Italia assumerà la Presidenza di turno dell'Unione Europea. Si tratta di un ruolo importante e delicato cui il Governo tutto si prepara nella certezza di poter contribuire ad un cambio di passo in tema di crescita, occupazione, sviluppo e coesione sociale, riavvicinando così l'Europa ai cittadini.

È mia profonda convinzione che progredire ulteriormente sulla strada di una maggiore integrazione europea sia un obiettivo imprescindibile, da perseguire con determinazione per assicurare ai nostri giovani, a quanti oggi lamentano (anche qui sul Titano) condizioni di vita difficili e precarie, un avvenire più luminoso e ricco di opportunità.

Sono sicuro che l'Italia, nel raccogliere questa sfida, potrà contare anche sull'appoggio della Serenissima Repubblica. Dal canto suo, il Titano potrà guardare sempre verso Roma perché lo accompagni nel cammino che da ormai molti anni avvicina il vostro paese alle istituzioni europee. Potranno esservi battute di arresto, legittime perplessità sui percorsi da seguire, scelte ardue e complesse da compiere, ma la crisi e le difficoltà sofferte negli ultimi anni dal vecchio continente e dai suoi cittadini, inclusi i sammarinesi, non devono farci arretrare ; devono anzi operare da stimolo per procedere più risolutamente verso l'obiettivo dell'Unione politica.

È dunque con spirito di profonda vicinanza, e nella certezza della solidità delle basi su cui poggiano le relazioni italo-sammarinesi, che levo il calice, Eccellentissimi Capitani Reggenti, alla prosperità del popolo sammarinese ed al benessere personale Loro e di tutti i presenti, che invito a brindare al futuro comune della Serenissima Repubblica di San Marino, dell'Italia e dell' Europa.