C o m u n i c a t o
Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, in occasione del 2 giugno, Festa Nazionale della Repubblica, ha inviato al Capo di Stato Maggiore della Difesa, Generale Vincenzo Camporini, il seguente messaggio:
"Nel celebrare il sessantaquattresimo anniversario della Repubblica Italiana, raccolto dinanzi al mausoleo del Milite Ignoto, il mio primo deferente pensiero va ai militari di ogni arma, grado e specialità che hanno perso la vita nell'adempimento del dovere al servizio della Patria.
Il 2 giugno del 1946 ha avuto inizio un periodo nuovo e straordinario nella storia dello stato nazionale unitario. Abbiamo vissuto anni non sempre facili, anni di duro lavoro resi però fecondi dalla forza propulsiva dei valori della nostra Carta Costituzionale: democrazia, libertà, eguaglianza, giustizia.
Su quei valori fondanti abbiamo costruito l'Italia di oggi, soggetto protagonista della comunità internazionale e di un'Europa che è chiamata a rafforzare la sua unità.
Le difficoltà del periodo che stiamo vivendo, i rischi che oggi corrono la nostra sicurezza e il nostro benessere vanno affrontati con la consapevolezza dei risultati raggiunti. La memoria di coloro che hanno perso la vita per ottenerli prima e per consolidarli poi ci deve aiutare a scegliere la strada da intraprendere in un costante cammino.
In un mondo sempre più interdipendente, non potrà esservi vera sicurezza se permarranno focolai di minaccia; non potrà esservi vero benessere se anche soltanto una parte dell'umanità sarà costretta a vivere nell'indigenza. Dobbiamo lavorare insieme per la sicurezza e il benessere comune: insieme in Italia, insieme in Europa.
Le Forze Armate sono da anni impegnate in tanti teatri di crisi. La comunanza di intenti e la sinergia di azione che esse esprimono nei confronti dei contingenti degli altri paesi, della cooperazione civile e delle organizzazioni internazionali sono cruciali per la costruzione di una nuova sicurezza condivisa, fondamento di un nuovo benessere collettivo.
I riconoscimenti che pervengono ai nostri militari dai colleghi sul campo, dalle popolazioni che essi assistono e dalle Nazioni amiche sono la prova più eloquente della qualità del loro impegno e della credibilità che si sono conquistati nelle missioni di pace e di sicurezza al servizio della comunità internazionale.
Le Forze Armate hanno ora di fronte una nuova sfida, quella di costruire una difesa europea realmente integrata.
Il mio auspicio è che questo grande passo sia compiuto rapidamente e con successo e che costituisca avanguardia di un'Europa politica finalmente unita.
Con questo auspicio, a nome di tutti gli italiani, esprimo la mia gratitudine e formulo il più fervido augurio.
Viva le forza armate, viva l'Italia!"
Roma, 2 giugno 2010