Roma 06/07/2010

Intervento del Presidente Napolitano in occasione dell'elezione di Ernesto Lupo a Primo Presidente della Corte Suprema di Cassazione

INDIRIZZO DI SALUTO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO ALLA SEDUTA STRAORDINARIA PLENARIA DEL CSM PER IL CONFERIMENTO DELL'UFFICIO DI PRIMO PRESIDENTE DELLA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

Palazzo dei Marescialli

Rivolgo al dottor Ernesto Lupo vive felicitazioni per la nomina alla più alta carica della Magistratura.
La sua preparazione, le sue qualità personali e professionali, la sua capacità organizzativa e la sua sensibilità istituzionale sono da tutti riconosciute. Di esse ha dato costante prova nello svolgimento dei numerosi e prestigiosi incarichi di tipo giudiziario e amministrativo che ha ricoperto mostrando eccezionale professionalità, competenza e qualità culturale, come si è ricordato negli interventi di oggi e innanzitutto in quello del relatore, professoressa Vacca.

L'unanime consenso realizzatosi nella sua nomina rappresenta un esito di indubbio valore : quando si registri, questa è la mia convinzione - sempre muovendo dal libero apprezzamento di ciascun membro del CSM - convergenza effettiva di valutazioni obbiettive e assenza di posizioni precostituite, si consegue un risultato che rafforza l'autorevolezza e il prestigio sia della funzione a cui si chiama il nuovo nominato sia di questa stessa nostra istituzione: Consiglio Superiore della Magistratura.

Formulo al dottor Lupo un fervido augurio di buon lavoro per l'espletamento del complesso incarico al quale è stato chiamato, nella certezza che saprà offrire anche all'attività del Consiglio Superiore della Magistratura - di cui è componente di diritto - un autorevole ed efficace contributo.
A nome del Consiglio e mio personale esprimo al dottor Vincenzo Carbone - che il prossimo 12 luglio lascerà l'incarico di primo Presidente - sentimenti di gratitudine per l'impegno intenso che ha posto nei tre anni in cui ha diretto l'ufficio : impegno che si è rispecchiato anche nel Comitato di Presidenza del CSM.

Ho in questo periodo vivamente apprezzato, in particolare, l'ampiezza di visione e il vigore con cui, nelle sue organiche e penetranti relazioni annuali, ha saputo mettere a fuoco i problemi gravi e attuali della giustizia avanzando proposte concrete e di notevole spessore. Alcune di esse - di primario rilievo - sono state recepite dal legislatore, altre hanno trovato positivo riscontro nella pratica.

Le relazioni inaugurali del Presidente Carbone e gli interventi che, anche al Consiglio, ha svolto con passione e competenza costituiscono un valido riferimento per la riflessione di tutti gli operatori del diritto.
Il Presidente Carbone ha inciso positivamente sui profili organizzativi della Cassazione tanto che, per la prima volta, nel settore civile, si è registrato un incremento delle definizioni rispetto alle sopravvenienze. L'attività della Corte presenta peraltro ancora profili problematici, accresciuti dai vuoti di organico sulla cui urgente copertura ho richiamato tempo fa l'attenzione del Consiglio e sulla quale - lo rilevo con piacere - si provvederà nel prosieguo di questa seduta.

Uno dei problemi più preoccupanti che affligge la Cassazione è certamente rappresentato dalla sperequazione tra i tempi del settore penale e quelli del settore civile. Mentre nel primo i ricorsi vengono ormai definiti in tempi ragionevoli, nel secondo, la durata media di definizione è tuttora eccessiva. A questo riguardo, meritano attenzione le linee organizzative che il dottor Lupo ha prospettato per accelerare i giudizi; in particolare, la scelta di individuare e adottare prassi lavorative più snelle e idonee a smaltire le sopravvenienze senza incidere sulla qualità delle decisioni.

Il superamento delle insufficienze e inefficienze del sistema giustizia non può affidarsi solo all'incremento - pur necessario - delle risorse e dei mezzi, ma richiede un complessivo ripensamento organizzativo interno, oltre che ripensamenti normativi volti ad esempio a disinnescare fattori d'inflazione insostenibile dei ricorsi in Cassazione e a rafforzare la tenuta della Suprema Corte.

Su questi problemi non mancherò di tornare - tenendo conto di acute osservazioni che ho ascoltato nella seduta di oggi - nel mio prossimo incontro con voi e con il nuovo Consiglio, i cui componenti togati sono già stati eletti e i cui componenti laici si apprestano ad esserlo.

A questo proposito raccomenderò ai Presidenti delle Camere come già feci in passato di porre ogni cura perché la elezione avvenga - e così avvenne quattro anni fa - in tempi rapidi. La puntualità degli adempimenti istituzionali e l'auspicabile verificarsi di deliberazioni largamente condivise in Parlamento possono costituire un passo importante per l'allentamento delle ricorrenti tensioni tra istituzioni e tra forze politiche e culturali sui temi della giustizia, così che possa aprirsi una nuova pagina, una nuova stagione, nelle travagliate vicende dello Stato di diritto nel nostro Paese.

A voi tutti un saluto cordiale.