Il più cordiale augurio a tutti gli italiani in questo giorno anniversario della nascita della Repubblica, che è la nostra casa comune. Celebriamo oggi il 2 giugno per esprimere lo spirito di solidarietà e unità nazionale che ci guida e che costituisce la miglior garanzia in tempi così difficili e anche dolorosi. Sì, sentiamo profondamente il dolore di chi nel terremoto dei giorni scorsi, in Emilia e altrove, ha perduto i propri cari, di chi ha perduto la propria casa, sentiamo l'angoscia di chi ha visto travolte vite operaie e certezze di lavoro nel crollo dei capannoni. L'impegno dello Stato e la solidarietà nazionale non mancheranno per assistere le popolazioni che soffrono e per far partire la ricostruzione. Ce la faremo, e lo dico con fiducia innanzitutto a voi - gente emiliana - conoscendo la vostra tempra.
Lo dico con fiducia anche guardando alle Forze Armate, ai Corpi di Polizia, alle rappresentanze della Protezione Civile e del volontariato, che domani passeremo in rassegna con rispetto per quello che hanno fatto e fanno nel nostro comune interesse: penso a quel che fecero i militari da protagonisti del movimento di liberazione da cui 66 anni fa nacque la Repubblica, penso ai nostri contingenti impegnati in missioni internazionali di pace. È giusto onorare gli italiani che in quelle missioni hanno sacrificato la vita o riportato gravi ferite ; è giusto onorare il contributo che anche dai militari viene dato alla nostra sicurezza e, in ogni emergenza, al soccorso civile.
Unità e solidarietà : questo ci occorre per superare tutte le emergenze e le prove, come ci dicono i nostri 150 anni di storia.
Libero confronto tra diverse opinioni e proposte, non vecchie contrapposizioni ideologiche.
Senso dell'interesse generale, senso dello Stato, volontà di cambiamento - nel grande scenario dell'Europa unita - per far crescere l'economia, dare futuro ai giovani e rendere più giusta una società troppo squilibrata e iniqua.
Volontà di riforme e di partecipazione per rinnovare la politica e rafforzare la democrazia.
Con questi intenti, anche se con animo turbato, celebriamo concordemente in questi giorni la Repubblica e la Costituzione, per trarne forza, per costruire un'Italia migliore.
Palazzo del Quirinale 01/06/2012