Buon pomeriggio e benvenuti. Desidero salutare e ringraziare i rappresentanti, che sono qui con noi, delle nazioni amiche e di tutti i paesi con i quali operiamo fianco a fianco nella comunità internazionale ; e, naturalmente, i rappresentanti, al massimo livello, di tutte le istituzioni su cui poggia il nostro edificio costituzionale ; insieme con essi, molte componenti e personalità rappresentative della società civile.
La presenza di voi tutti avvalora il significato che questa cerimonia nei giardini del Quirinale ha sempre avuto. Un significato di leale adesione e sostegno all'ordine repubblicano, nella sua articolazione unitaria. E ciò fin dal primo insediamento in Quirinale della più alta Magistratura dello Stato.
E' rimasta impressa nella mia memoria di giovane deputato eletto nel 1953 e invitato l'anno successivo a questo ricevimento, l'immagine del Presidente Luigi Einaudi cui facevano corona proprio qui gli esponenti delle maggiori opposte forze politiche.
Non si è dunque mai trattato di una cerimonia esteriore, ma di un segnale importante di coesione nazionale : e più che mai oggi esso ci appare tale e ci conforta in relazione alle prove da affrontare come sistema paese.
In nessun luogo meglio che qui è possibile esprimere il sentimento di partecipazione e l'impegno di solidarietà che accomuna il paese verso coloro che soffrono nelle zone duramente colpite dal sisma con epicentro in Emilia ; l'impegno, anche, a mobilitare risorse adeguate per l'assistenza e la ricostruzione.
Sono lieto che ci affianchino in questo momento ragazze e ragazzi che per la loro operosità, i loro atti e i loro comportamenti hanno meritato il titolo poco fa conferitogli di "Alfieri della Repubblica". Essi simboleggiano qui le nuove generazioni che si affacciano all'impegno civile.
Consentitemi infine di ringraziare coloro che hanno voluto gentilmente contribuire - in particolare Don Ciotti e l'Associazione Libera con prodotti delle terre confiscate alla criminalità - a una modesta accoglienza per i nostri ospiti.
Rinnovo a voi tutti un caloroso saluto e augurio, in attesa di ricevere domani pomeriggio, secondo tradizione, la folla dei cittadini che potranno accedere liberamente a questi giardini.
Giardini del Quirinale 01/06/2012